Detti e modi di dire sardi. “Pilloni chi no biccara ari giai biccau”, l’uccello che non becca, ha già beccato. Questa espressione, tipicamente campidanese, viene utilizzata per indicare una persona che non ha particolare appetito. La utilizzavano (ma è ancora
Detti e modi di dire sardi. “Pilloni chi no biccara ari giai biccau”, l’uccello che non becca, ha già beccato. Questa espressione, tipicamente campidanese, viene utilizzata per indicare una persona che non ha particolare appetito. La utilizzavano (ma è ancora
Detti e modi di dire sardi: “S’apprettu faidi bessiri su becciu a curri”, il bisogno porta anche il vecchio a correre. Un altro detto in uso nel Campidano e nel Sud Sardegna. Gli anziani solitamente lenti, anche per problemi fisici
Avete presente quelle persone che dove le metti stanno? Imbranati, buoni a nulla, che non hanno particolari abilità, né tanto meno spirito di iniziativa? La lingua sarda, che sa essere tagliente come una lama affilata, ha un’espressione che riassume tutte
Detti e modi di dire sardi: “S’apprettu faidi bessiri su becciu a curri”, il bisogno porta anche il vecchio a correre. Un altro detto in uso nel Campidano e nel Sud Sardegna. Gli anziani solitamente lenti, anche per problemi fisici
Detti e modi di dire sardi: “Friargiu, dogna pilloni pònit scraxu”, febbraio, ogni uccello mette su pancia. Anche nel Campidano in inverno per qualche mese le temperature diventano rigide, si sa. Il corpo ha più bisogno di grassi e di
Detti e modi di dire sardi: “Tostau che sa balla”, duro come la palla di piombo. Quella utilizzata come proiettile per la caccia al cinghiale. Il concetto è chiaro: il riferimento è alla durezza e pesantezza del metallo. Questo modo
Detti e modi di dire sardi: “Sesi un oreri”, sei un perdigiorno. Ancora oggi non è raro imbattersi, a Cagliari e in qualsiasi altra località della Sardegna, negli “oreris” (plurale, singolare “oreri“). Letteralmente sono i “trascorritori di ore“, praticamente scansafatiche.
Detti e modi di dire sardi: “Passau su santu, spacciada sa festa”, passato il santo, finita la festa. L’espressione ha evidentemente un significato legato alle feste religiose, riferito a quando il simulacro del Santo viene portato in processione. Per