Durante la metà dell’800, a Cagliari divenne sempre più pressante l’esigenza di un nuovo carcere, che sostenesse il peso dei detenuti fino ad allora dislocati fra le altre strutture detentive della città. Era necessaria una succursale, che si decise di costruire nella periferia del
Da questa “Alcatraz” sarda, in 120 anni di storia riuscì ad evadere solo una persona. Oltre le strette pareti delle celle, sono ancora visibili i frammenti delle storie di uomini e donne che nel carcere di Buoncammino hanno trascorso una
Da questa “Alcatraz” sarda, in 120 anni di storia riuscì ad evadere solo una persona. Oltre le strette pareti delle celle, sono ancora visibili i frammenti delle storie di uomini e donne che nel carcere di Buoncammino hanno trascorso una
Da questa “Alcatraz” sarda, in 120 anni di storia riuscì ad evadere solo una persona. Oltre le strette pareti delle celle, sono ancora visibili i frammenti delle storie di uomini e donne che nel carcere di Buoncammino hanno trascorso una
Durante la metà dell’800, a Cagliari divenne sempre più pressante l’esigenza di un nuovo carcere, che sostenesse il peso dei detenuti fino ad allora dislocati fra le altre strutture detentive della città. Era necessaria una succursale, che si decise di costruire nella periferia del
Durante la metà dell’800, a Cagliari divenne sempre più pressante l’esigenza di un nuovo carcere, che sostenesse il peso dei detenuti fino ad allora dislocati fra le altre strutture detentive della città. Era necessaria una succursale, che si decise di costruire nella periferia del
Da questa “Alcatraz” sarda, in 120 anni di storia non è mai evaso nessuno. Oltre le strette pareti delle celle, sono ancora visibili i frammenti delle storie di uomini e donne che nel carcere di Buoncammino hanno trascorso una parte