Piccolo di statura, capelli neri e occhi azzurri, caparbio e tenace. Andrea Arrica, nasce nel 1926 a Santu Lussurgiu, ancora giovane si trasferisce a Cagliari, dove, nel secondo dopoguerra si fa strada nello sport con il Cus Cagliari e nel
Era la spalla di Scopigno, Ugo Conti, classe 1916, sostituisce in panchina il Filosofo, durante la lunga squalifica nell’anno dello scudetto. Era un vice fedele. «Ottimo sostituto di Scopa, così chiamavamo noi Scopigno, era stato all’altezza della situazione. Aveva un
Sigaretta e whisky. Ironia e determinazione. Chiamato il filosofo, perché tra un tiro a pallone e un altro trovò il tempo di iscriversi a La Sapienza a Roma in pedagogia. Era una mosca bianca nel mondo del calcio. Manlio Scopigno
Vince lo scudetto e partecipa all’impresa dei rossoblù senza mai scendere in campo. Moriano Tampucci classe 1946, meglio conosciuto con il nome di Moreno, era il terzo portiere della compagine guidata da Manlio Scopigno. Inizia la sua carriera nella Lucchese, passato
Giocò solo due volte in quel Cagliari magico rimasto nella storia del calcio italiano e mondiale, assistendo dalla panchina all’epica rossoblù. Corrado Nastasio, classe 1946, muove i primi passi nel calcio professionistico militando in serie B nelle file della Reggiana
Spodestato da Albertosi ma capace, quando era titolare, del record di imbattibilità iniziale del campionato di serie A con ben 712 minuti. Adriano Reginato, classe 1937, arriva a Cagliari alla fine del 1966 e ci resta fino al 1972 quando
«All’inizio la Sardegna ti sembra lontana, esotica, ma quando la conosci te ne innamori e non vuoi più lasciare. Clima meraviglioso, città bellissima, la vera forza sono i sardi: uomini e donne che hanno la capacità di farti sentire speciale».
Nativo di Breganze, patria dell’hockey a rotelle, arriva a Cagliari assieme a Sergio Gori e Angelo Domenghini nella trattativa di Roberto Boninsegna all’Inter. Cesare Poli, classe 1945, è un tuttofare: eclettico, gioca terzino, mediano, libero, persino stopper e colleziona 11
«Una persona molto umile e silenziosa, sapeva meritarsi il rispetto dei compagni». Gigi Riva ricorda così il compagno di squadra originario di Porto Tolle, Eraldo Mancin. Classe 1945, Mancin arriva a Cagliari dalla Fiorentina, dove aveva vinto lo scudetto, nell’anno
Lascia il segno nelle squadre in cui gioca, ma le tradizionali potenti del calcio italiano, Juve, Inter e Milan lo ignorano. In 22 anni di calcio veste 3 maglie. Oltre al Cagliari, Verona e Cesena. Pierluigi Cera, classe 1941, inizialmente