La Cagliari che non c’è più: il Poetto in una bella foto a colori nell’estate del 1975. Costumi due pezzi abbondanti e coloratissimi, ombrelloni di tela psichedelici, basette e capigliature folte: siamo nella prima metà degli anni Settanta. Sullo sfondo
La Cagliari che non c’è più: una irriconoscibile via Roma nel 1876. Ecco come si presentava via Roma 144 anni fa. Non esisteva la Palazzata (si cominciò a costruire i palazzi nel 1893), non c’erano alberi ed erano ancora presenti
L’antica chiesa dedicata ai Santi Giorgio e Caterina, detta “dei Genovesi” sorse a Cagliari alla fine del XVI secolo. Era sede dell’Arciconfraternita dei Genovesi nel quartiere di Marina in via Manno (chiamata dai cagliaritani come Sa Costa) nell’area dove ora
La Cagliari che non c’è più: le cavità dell’Anfiteatro abitate da un gruppo di sfollati a causa dei bombardamenti. Nelle magnifiche foto di Patellani ecco come si viveva in città tra il 1943 e i primi anni Cinquanta, quando Cagliari
La Cagliari che non c’è più: via Garibaldi, il Piccolo Caffè di signor Nando Mura, indimenticabili i suoi gelati. Un’immagine che ai più giovani dirà poco o niente. Il Piccolo Caffè in via Garibaldi, proprio davanti a quello che era
La Cagliari che non c’è più: via Dante, angolo via Cimarosa, La Discoteca, uno dei negozi più amati dai giovani. C’era La Casa del Disco in via Roma e La Discoteca in via Dante: per decenni sono stati il punto
Prima che che le strade venissero invase dalle macchine e dell’avvento di videogiochi, computer e smartphone, per le vie delle città non era difficile trovare gruppi di bambini giocare all’aria aperta, con un pallone magari, oppure rincorrendosi o ancora divertendosi
La Cagliari che non c’è più: primi decenni del ‘900, il terreno dove nel 1923 verrà costruito lo Stadio Amsicora. Intorno allo spazio, nell’odierna via Dei Salinieri, sotto il colle di Monte Urpinu non c’era nemmeno una casa. Il presidente
C’è la Sella del Diavolo, si vede il mare, il cimitero di Bonaria e la basilica omonima in “perenne” costruzione ma in primo piano si notano edifici e spazi che non esistono più. Campi, orti, veri e propri appezzamenti di
Chi la ricorda l’ha definita una delle chiese più belle di Cagliari e di tutta la Sardegna. Era un esempio eccezionale di stile gotico catalano, per le sue volte, per il chiostro (una parte si è salvata) ma venne spazzata