«I confini marittimi tra Italia e Francia sono immutati. L’ambasciata di Francia a Roma ha riconosciuto che nel corso di una consultazione pubblica sono circolate per errore delle cartine sbagliate. Il trattato di Caen non è stato ratificato dall’Italia». Così poco fa ai microfoni della trasmissione radiofonica Rai “La Radio ne parla” il ministro plenipotenziario e direttore generale per l’Unione europea della Farnesina Giuseppe Maria Buccino Grimaldi, ha commentato la notizia diffusa in questi giorni della ridefinizione dei confini marittimi tra Italia e Francia.

«La Francia – ha detto poi Buccino – ha riconosciuto l’errore e sta rimediando, non c’è nulla di cui preoccuparsi. I contatti tra le parti erano in corso da tempo perché eravamo consapevoli del problema».

Ma secondo il deputato di Unidos Mauro Pili, tra i primi a sollevare la questione pubblicamente, le parole del ministro plenipotenziario nasconderebbero altre insidie. «Poco fa – racconta Pili – in diretta sulla Rai, il direttore generale per l’Unione Europea presso il Ministero degli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale ha confessato che con l’accordo di Caen sui confini l’Italia ha avuto dei vantaggi, è stato definito a favore dell’Italia il confine dell’arcipelago toscano. In pratica hanno svenduto una parte delle acque intorno alla Liguria e alla Sardegna per favorire l’arcipelago toscano di Renzi».

«Siamo dinanzi ad ammissioni gravissime – prosegue il deputato uscente di Unidos – come quella che la Francia ha sbagliato a pubblicare in un atto formale le cartine dell’accordo di Caen dato per acquisito. In realtà non si è trattato di un errore ma di un tentativo maldestro e subdolo di darlo per acquisito perseguendo la procedura della definizione delle aree economiche esclusive».

Si è conclusa con un lieto fine l’operazione di ricerca e soccorso avviata nel pomeriggio di ieri, sabato 13 dicembre in località Is Cannoneris, nel territorio di Domus de Maria, dove due persone, andate a cercare funghi, risultavano disperse.

Fin dalle prime ore dell’allarme, il Comando dei Vigili del Fuoco di Cagliari ha messo in campo un imponente dispositivo di soccorso. La centrale operativa ha inviato sul posto diverse squadre specializzate, tra cui gli operatori SAF (Speleo Alpino Fluviale), le unità Cinofile e i SAPR, i droni dotati di termocamera, fondamentali per il sorvolo e il monitoraggio dell’area impervia.

Alle operazioni hanno preso parte anche la squadra di pronto intervento del Distaccamento di Carbonia, impegnata nella perlustrazione a terra, e l’UCL – Unità di Comando Locale, con personale specializzato TAS (Topografia Applicata al Soccorso), che ha coordinato le forze in campo durante tutta la notte.

Dopo ore di ricerche intense e ininterrotte, la svolta è arrivata alle 9:15 di questa mattina, quando la squadra SAF dei Vigili del Fuoco ha individuato i due dispersi. Fortunatamente, entrambi sono stati ritrovati in buone condizioni di salute.

Un intervento complesso, reso possibile dalla professionalità e dal lavoro sinergico delle squadre di soccorso, che ha permesso di riportare a casa due persone sane e salve, ponendo fine a una notte di grande apprensione.