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È bastata una manciata di minuti a Damiano eroCaddeo per trasformare il palco di X Factor in un momento di pura magia. Con una versione intensa e delicata di “E penso a te” di Lucio Battisti, il giovane artista di Sinnai ha aperto i live del talent show accendendo il pubblico del Teatro Repower di Assago e guadagnandosi, con una semplicità disarmante, l’accesso alla seconda puntata.
Fin dalle prime note, Damiano ha chiarito la sua cifra artistica: rispetto per la tradizione cantautorale italiana, ma anche capacità di reinterpretarla con autenticità. Una voce riconoscibile, un’emozione che arriva dritta al cuore.
A presentarlo è stato Achille Lauro, suo giudice e grande estimatore, che non ha nascosto l’orgoglio nel vederlo debuttare: «Damiano per me è un dono – ha detto –. Una cosa è cantare bene, un’altra è emozionare come sta per fare».
E così è stato. Nessuna scenografia eccessiva, solo uno sgabello, una luce morbida e la voce di Damiano. Maglietta e jeans scuri, un’interpretazione essenziale ma densa di pathos. Con acuti, vibrati e una sensibilità rara, ha saputo rendere omaggio a un classico senza imitarlo, ma facendolo suo.
Nel silenzio del teatro, ogni parola della canzone sembrava nuova, attuale, universale. E mentre tutti celebrano l’amore, la domanda lanciata da Lauro risuona come un filo conduttore: parliamo abbastanza dell’importanza di lasciarsi? Con questo debutto, Damiano eroCaddeo non solo ha aperto le danze dei live, ma ha anche ricordato a tutti che, nel mare delle performance televisive, l’emozione autentica resta il dono più raro.