Nuova vita per l’ex sede Cariplo di viale Bonaria: si chiamerà “Palazzo Rinascita”, previsti appartamenti e una piazza

Approvato dal Consiglio comunale il piano che trasformerà l’edificio dismesso in un complesso residenziale e commerciale con una nuova piazza dedicata a Emilio Lussu.
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Dopo anni di abbandono e degrado, l’ex sede della Banca Cariplo in viale Bonaria si prepara a rinascere. Il Consiglio comunale di Cagliari ha approvato mercoledì 15 ottobre, con parere favorevole e assenso condizionato, il Programma integrato di riordino urbano (Piru) proposto dalla società Ital Reti spa di Roma e firmato dallo studio Mei & Pilia Ingegneri Associati di Cagliari.
Il progetto, battezzato “Palazzo Rinascita”, interessa un’area di circa 6.000 metri quadrati e punta a trasformare l’edificio direzionale dismesso in un nuovo complesso residenziale e commerciale. Costruito tra il 1973 e il 1975 come sede della Cariplo, l’edificio è oggi vuoto e in deterioramento. Il nuovo piano prevede il cambio di destinazione d’uso da direzionale a residenziale e commerciale.
L’intervento comprende una ristrutturazione integrale, dalla bonifica dei materiali contenenti amianto fino alla riqualificazione dei porticati ai piani inferiori, oggi chiusi e inutilizzati. Le facciate saranno ripensate con nuove verande e balconi, mentre la copertura ospiterà un giardino pensile condiviso, per i residenti.
Il progetto non si limita al recupero dell’edificio ma ridisegna anche lo spazio pubblico antistante, oggi adibito a parcheggio, che diventerà la nuova “Piazza Emilio Lussu”: un’area pedonale accessibile ai mezzi pubblici, concepita come punto di incontro e di connessione tra viale Bonaria, viale Diaz e la metropolitana di superficie.
Per compensare la perdita dei parcheggi, è previsto un nuovo parcheggio pluripiano in via Barone Rossi, su un’area comunale già destinata alla sosta, articolato su due livelli e capace di mantenere in equilibrio l’offerta di parcheggi della zona. Il “Palazzo Rinascita” dovrà rispettare stringenti prescrizioni tecniche e ambientali: uso di materiali ecocompatibili, impianti a energia quasi zero, recupero delle acque piovane e massima efficienza energetica, in linea con le direttive regionali.

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