A Cagliari è Cena in Bianco, candide tavolate sul mare del Lazzaretto

Dopo il successo dello scorso 2023, la Cena in Bianco ha fatto il bis. 1300 circa le iscrizioni e un piazzale del Lazzaretto imbiancato. Ben poca paura hanno messo le quattro gocce di pioggia portate dalle nuvole di un anomalo 6 luglio cagliaritano.
Il menù e la compagnia, ognuno se le sceglie da sé. Il dress code non si discute: bianco per gli abiti da indossare e per i tovagliati delle tavolate. Al Lazzaretto di Cagliari si è svolta la seconda edizione della Cena in Bianco, iniziativa “fai da te” patrocinata dal comune del capoluogo sardo e organizzata dalla Pro Loco cittadina.
I tavoli e le sedie sono stati predisposti dal pomeriggio. Poi, poco dopo le 20.00, al tramonto, tutti a tavola. Il menù? I partecipanti hanno portato da sé, oltre alle sedie e ai tavoli, cibo e bevande, insieme a tutte le stoviglie e tovagliati. Dalla pasta ai tortini, dalle patatine alle polpette, sino all’insalata di riso. Immancabile, tra le bibite, il vino. Ma gli ingredienti principali sono stati sempre gli stessi: convivialità, divertimento ed eleganza.
Dopo il successo dello scorso 2023, la Cena in Bianco ha fatto il bis. 1300 circa le iscrizioni e un piazzale del Lazzaretto imbiancato. Ben poca paura hanno messo le quattro gocce di pioggia portate dalle nuvole di un anomalo 6 luglio cagliaritano.
Il bianco come veicolo di neutralità e semplicità in questa particolare cena tra cittadini. “Siamo molto contenti. Cagliari merita eventi di questo tipo che, tra l’altro, costano nulla all’amministrazione”, le parole di Angelo Bianchi della Pro Loco cittadina.
Tanta spensieratezza, molta cura nei tavoli e nell’abbigliamento, in alcuni casi alla moda ottocentesca. Poi, musica dal vivo in sottofondo. E per di più massimo rispetto del patrimonio urbanistico e dell’ambiente. Vietata infatti la plastica. Piatti, bicchieri e posate in ceramica o vetro. Il tovagliato in tessuto. “Questo è fantastico. Ed è il vero drink. Educare la popolazione a essere lungimiranti su queste tematiche”, spiega Bianchi.
C’è chi ha organizzato con gli amici e la famiglia, altri invece sono stati “precettati” all’ultimo momento. Molti dei commensali sono rimasti contenti dall’evento dello scorso anno. Convivialità e condivisione, inoltre, di pari passo con lo scopo benefico. Questa edizione della “Cena in Bianco” è stata infatti “gemellata” con ADMISS (Amico della Missione), impegnata dal 2008 in progetti umanitari in Brasile, Kenya, India e Tanzania. Dalle donazioni spontanee il sostegno al progetto “Mama Mzazi”, per la costruzione di un reparto di maternità di oltre 600 mq nell’ospedale di Pawaga.
Dopo piazza del Carmine 2023, quest’anno la location è stata il Lazzaretto. “Si era pensato a viale Buoncammino, ma poi non è stato possibile. Considerate le elezioni amministrative, il possibile ballottaggio e il Pride, questa è stata la data immediatamente disponibile per la Cena in Bianco. Perché il Lazzaretto? È una bellissima locazione che soddisfa tutte le esigenze. Peccato per le nuvole che non hanno fatto apprezzare appieno il tramonto sul mare”.

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