Moto contro auto sull’Asse mediano: motociclista in ospedale e traffico in tilt a Cagliari
Una moto ha impattato contro un'auto in movimento nei pressi della bretella che collega via dei Conversi alla strada a due corsie in direzione Sestu.
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Nel pomeriggio di oggi, a Cagliari, si è verificato un grave incidente stradale sull’Asse Mediano. Una moto si è scontrata con un’auto in corsa nei pressi della bretella che da via dei Conversi conduce alla strada a doppia corsia in direzione Sestu.
Le prime indagini suggeriscono che l’auto si sia spostata sulla corsia di sorpasso, forse per agevolare il flusso degli automobilisti provenienti da Genneruxi, provocando così la collisione.
L’impatto ha causato il violento sbalzo del motociclista dal suo mezzo, che si è poi ribaltato. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti immediatamente gli agenti della Polizia Municipale e il personale del 118 per effettuare i controlli necessari e prestare soccorso ai feriti.
L’incidente ha creato un blocco del traffico, causando significativi disagi alla circolazione nella zona interessata.
Come si dice “cavalletta” in sardo campidanese?

Un nome che sembra uno scioglilingua: come si dice cavalletta in sardo?
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Come si dice “cavalletta” in sardo campidanese?
Un nome che sembra uno scioglilinga: come si dice “cavalletta” in sardo campidanese?
Nel cuore del Mediterraneo esiste un’isola che custodisce segreti linguistici tramandati per generazioni, una terra dove si usano parole colorite e particolari per indicare questa o quell’altra cosa e dove ogni termine nasconde un legame profondo con il passato. Viene dunque spontaneo chiedersi se sapete come si dice cavalletta in sardo campidanese, poiché la risposta apre le porte a un mondo di significati che vanno ben oltre la semplice entomologia. Lo sapevate che in sardo campidanese la cavalletta ha un nome che racconta storie di tradizione e cultura radicate nel tempo? La Sardegna, con la sua lingua affascinante e ricca di sfumature, è una terra dove ogni creatura, anche la più piccola, ha un nome che ne svela il carattere e il legame con la vita quotidiana, riflettendo lo spirito di un popolo attento osservatore dei cicli naturali. E la cavalletta, quel piccolo insetto saltatore che molti considerano un semplice fastidio durante le calde giornate estive, ha un nome che in Sardegna ha un significato speciale: pibitziri.
Questo termine, che può sembrare banale a chi non conosce le tradizioni sarde, in realtà evoca una lunga storia fatta di lotte, sfide e anche un po’ di leggenda, portando con sé l’eco di un’epoca in cui l’uomo e la natura convivevano in un equilibrio spesso difficile. Le cavallette, infatti, non sono solo piccole creature che saltano qua e là tra le sterpaglie. In Sardegna, per secoli, sono state vere e proprie nemiche dei contadini, che le vedevano invadere i campi e divorare i raccolti con una voracità tale da mettere a rischio la loro sopravvivenza stessa. Un vero flagello, che ha fatto soffrire generazioni di agricoltori sardi, costretti a lottare contro nuvole di insetti capaci di distruggere il lavoro di un intero anno in poche ore. Eppure, nonostante la durezza di questi eventi, in alcune zone del Campidano la cavalletta non è vista solo come una minaccia, ma è anche osservata attraverso un’altra lente, quella della fantasia popolare che sa trasformare il timore in narrazione poetica. In alcune varianti del dialetto, infatti, la cavalletta viene chiamata Su Cuaddu de Santu Pedru, ovvero il cavallo di San Pietro.
Si tratta di un soprannome che fonde ironia e poesia, come spesso accade nel linguaggio sardo, creando l’immagine suggestiva di un cavallo sacro, agile e scattante, che balza da un luogo all’altro come una piccola, ma temibile, creatura divina che attraversa i campi dorati. In questo modo, la cavalletta diventa molto più di un semplice insetto: è il simbolo di una battaglia senza fine contro le forze della natura, ma anche il protagonista di leggende e racconti popolari che arricchiscono la cultura sarda rendendola unica. La prossima volta che sentirete parlare di su Pibìtziri, ricorderete che non si tratta di un semplice insetto, ma di un piccolo protagonista di storie antiche e tradizioni viventi, che ancora oggi continua a saltare nella memoria collettiva degli abitanti dell’isola, mantenendo vivo il ricordo di un passato rurale mai dimenticato. E forse, chi sa, vi verranno raccontate anche altre leggende su questo cavallo che salta tra le coltivazioni sarde, portando con sé il fascino di un mondo che non smette mai di sorprendere chi ha la pazienza di ascoltare la voce della terra.
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Nella fredda notte del lungomare del Poetto, mentre Cagliari si illumina di luci vibranti e si riflette sull’acqua ferma delle saline, i fenicotteri continuano la loro cena in assoluta tranquillità.…
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