“Is candeberis”, il rito solidale e di buon auspicio dei contadini sardi nel giorno di San Silvestro

Conoscete il rito di is candeberis?
In tutta Italia è tradizione tra l’ultimo giorno dell’anno e il primo di quello successivo, consumare determinati piatti che siano di buon auspicio per l’anno entrante. Le lenticchie in particolar modo sono simbolo di prosperità e auspicio di arricchimento per il nuovo anno. In Sardegna però esistono anche altri riti, come per esempio quello di “Is candeberis”.
Tipica usanza di alcuni paesi del Sud Sardegna e del Sulcis Iglesiente, per citarne alcuni Fluminimaggiore, Gonnosfanadiga, Narcao e Arbus, era il rito de “Is candeberis”. La mattina del 31 dicembre, i contadini del paese aprivano le porte delle proprie case per offrire ai più bisognosi un piatto trigu cottu, il grano cotto nel latte (tipico di Sulcis-Iglesiente) o nella sapa (più diffuso nel Medio Campidano) come auspicio di prosperità e floridezza per l’anno successivo.
Oltre ad essere ben augurante il grano offerto dai contadini aveva la finalità, soprattutto negli anni di carestia e magra, di fare in modo che almeno in quel giorno dell’anno nessuno patisse la fame. I cenoni di allora non erano certo i pasti pantagruelici di oggi, soprattutto nei periodi in cui c’era da tirare maggiormente la cinghia.

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