La frazione di Lu Bagnu è stata per molto tempo sede di colonie estive per l’infanzia, legate anche alla Chiesa e agli istituti di carità.

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Prima delle colonie però Lu Bagnu non esisteva era caratterizzato dalla presenza di un orfanotrofio.

L’orfanotrofio del Sacro Cuore, questo era il suo nome, oggi è un grosso caseggiato in rovina che racchiude dentro di sé una storia misteriosa. Come ci raccontano gli amici di www.sardegnaabbandonata.it  “al pianterreno si apre un un grande salone, uno scenario inquietante: una statua di un anonimo santo senza testa emerge al centro di decine di oggetti di uso comune all’epoca. Risalendo le scale ci si imbatte in uno spettrale stanzone con letti accatastati e tracce di cera di candela sui comodini. Una piccola cameretta appartata e oscura, con bambole, giocattoli e altri oggetti da bambina”.

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Risate, ironia e tradizione popolare: così Propaganda Live, il celebre programma di La7, fa tappa in Sardegna. L’inviato Leonardo Parata si è ritrovato nella cucina di Eleonora e Tullia, due signore di Marrubiu dal carattere travolgente e dall’umorismo irresistibile, pronte a svelare quella che definiscono la ricetta del secolo: il cosiddetto “viagra dei poveri”.

«Sedano e bottarga a scaglie – rivela Tullia, otto figli e una risata contagiosa – resuscita persino i morti!», scherza mentre, insieme all’amica, prepara l’infallibile piatto afrodisiaco. «Non deve mai mancare sulla tavola degli sposi – aggiunge – è di buon auspicio per la prima notte».

Tra un aneddoto e una battuta piccante, la conversazione scivola con ironia sulle doti amorose dei sardi, descritti come “magari bassottini, ma con l’attrezzatura giusta”, in un siparietto volutamente comico che ha strappato sorrisi e applausi al pubblico televisivo.

Il servizio si chiude con un brindisi tutto al femminile e un augurio autoironico delle due protagoniste:
«Che la porta della camera da letto rimanga chiusa il più possibile. Con noi dentro!». Un momento di leggerezza e comicità genuina, che racconta con spirito e autenticità la vivacità e l’ironia tutta sarda.