L’Assessora alle Politiche Sociali e alla Famiglia del Comune di Cagliari, Viviana Lantini, ha portato gli auguri dell’Amministrazione comunale alla centenaria Bonaria Cambarau.

“È meraviglioso – ha commentato l’Assessora Lantini – sentire i suoi lucidi racconti che lasciano trasparire le grandi difficoltà come la guerra, vissute con coraggio da una grande donna “

Ieri, sabato 28 gennaio 2023, la signora Cambarau ha festeggiato il raggiungimento del prestigioso traguardo in una struttura specializzata di Sestu dove si trova attualmente dopo una vita intera trascorsa a Pirri.

Nata a Cagliari il 28 gennaio 1923, si è sposata a Pirri ed ha avuto quattro figli, il primo dei quali nato, il primo in città, durante lo sfollamento in occasione dei bombardamenti su Cagliari, nel febbraio del 1943.

Ha sempre fatto la casalinga, specializzandosi nella produzione di dolci, nella creazione di cestini artigianali, nell’ uncinetto e svolgendo per molti anni il ruolo di animatrice parrocchiale.

Nonna di 7 nipoti e bisnonna di 5 pronipoti, alcuni dei quali oggi si prendono amorevolmente cura di lei.

Alla signora Cambarau l’Assessora Lantini ha portato una medaglia ricordo e una pergamena celebrativa di una giornata così speciale.

Questa mattina, a Cabras, Silvia Giada Casu ha preso parte alla celebre processione delle Scalze, un gesto straordinario di devozione e memoria. La ragazzina, ora quattordicenne, ha deciso di partecipare all’evento in onore della madre, Rita Carrus, scomparsa cinque anni fa a soli 45 anni a causa di un tumore.

Silvia Giada con la mamma in una vecchia foto

All’epoca, Silvia Giada aveva solo 9 anni e la malattia aveva strappato la madre al suo affetto nel pieno della pandemia di Covid-19, costringendo Rita a trascorrere gli ultimi giorni in ospedale lontana dagli abbracci della figlia. Nonostante il dolore e la solitudine, Rita aveva trasmesso a Silvia Giada una passione speciale: l’amore per la tradizione e per la fede. Sin da piccolissima, infatti, la madre la portava con sé alle processioni locali, insegnandole il rispetto e la devozione per il santo.

Oggi, partecipando alla processione come voto e tributo alla madre, Silvia Giada trasforma quel legame in un gesto pubblico di amore, memoria e speranza. La storia ci è stata raccontata dalla zia Eva Ennas, che ha sottolineato come il filo invisibile tra madre e figlia continui a vivere attraverso la fede, la tradizione e la memoria, commuovendo chi assiste a questo momento di profonda emozione.

Silvia Giada questa mattina durante la processione

.