Sos da Flumini, il fuoco divora la casa di una famiglia: l’appello al buon cuore dei sardi
Un comune cortocircuito e l'incendio ha divorato la casa di una famiglia di Flumini. Le fiamme si sono portate via, oltre ai muri e soffitti, anche mobili, vestiti e ricordi. Fortunatamente nessun danno alle persone e agli animali, tratti immediatamente in salvo. Danni ingentissimi. Su "Go Fund Me" allora scatta la raccolta fondi e ci si affida alla generosità del popolo sardo. "Il nostro sogno è ritornare a casa per Natale".
La casa divorata dal fuoco e tanta preoccupazione per una famiglia di Flumini. Una cortocircuito partito dalla camera da letto, un incidente che dallo scorso venerdì ha rovinato l’esistenza della 25enne Beatrice Scuderi, che con il suo papà e i suoi animali si è ritrovata costretta ad arrangiarsi alla meno peggio, trovando l’ospitalità della nonna e la generosità degli amici, ma con il cuore tutto rivolto alla sua casa. Ci si affida allora al buon animo dei sardi e parte così la raccolta fondi su “Go Fund Me”.
“Il corto circuito sembrerebbe essere partito dalla mia camera”, spiega Beatrice, “e il fuoco si è diffuso per buona parte della casa. Per fortuna non ci sono state conseguenze per me e mio padre. Così come per i miei quattro gatti e i due cani, tratti in salvo anche grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco”.
Paura terribile, sì. Senza contare i danni ingentissimi che ora Beatrice, da dieci giorni rimasta disoccupata, dovrà affrontare insieme a suo padre. Ma i danni stimati, solo per muri e soffitti, ammontano a circa 20mila euro”.
Camera e salone nello stato peggiore, niente porte, finestre e tanti oggetti d’uso quotidiano, come condizionatore e forno, ormai andati, insieme a vestiti, mobili e tutti i ricordi di una vita. In questi giorni Beatrice e suo padre hanno trovato ospitalità dalla nonna, gli animali invece a casa di amici e parenti. “Lo shock è stato tanto, ma subito c’è stata l’immediata risposta di amici e parenti: tutti in qualche modo si sono attivati per dare una mano a me e alla mia famiglia”.
Per Beatrice e suo padre, però, c’è da rifare tutto ed è una brutta botta per chi, al momento, non è certamente in una situazione rosea dal punto di vista lavorativo. Si prova allora ad affidarsi alla generosità di sardi e non solo. “Il mio amico Emanuele Di Salvo ha organizzato una raccolta fondi su Go Fund Me. Tutti possono donare quel che possono, anche in forma anonima. Io e mio padre vogliamo andare avanti con le nostre forze e il nostro sogno, ora, è quello di tornare a casa nostra per Natale”.
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Addio a Maurizio Cossu: il mondo del basket cagliaritano saluta uno dei suoi “ragazzi” più amati
Conosciuto da tutti col soprannome di "Malloreddu", Cossu, 72 anni, è stato uno dei cestisti cagliaritani più amati nonché storico proprietario del negozio Sport Shop di via Scano.
Una malattia di quelle che non lascia scampo e che l’aveva colpito ormai da tanti anni se l’è portato via a 72 anni. Così il mondo del basket cagliaritano dice addio a uno dei suoi pilastri tra più amati e conosciuti, Maurizio Cossu, per tutti “Malloreddu”, nonché proprietario dello storico punto vendita di via Scano, Sport Shop.
“Non ha giocato ad alti livelli, non ha vinto trofei, non ha allenato e non ha fatto il dirigente, eppure Malloreddu è entrato nella storia del basket cagliaritano. I suoi canestri sono stati i sorrisi che ci ha strappato, anche in questi giorni di dolore. Dopo averci dato l’ultima grande lezione: la dignità con la quale, sorretto dalla moglie Cristina e i figli Valentina e Gabriele, ha affrontato, sapendo che avrebbe perso, un avversario sleale e scorretto. Così diverso da lui”.
Le belle parole che riportiamo sono state scritte sul portale Il Playmaker, all’indomani della morte di Cossu.
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