Completare la transizione ecologica, risparmiare importanti risorse economiche e diversificare il consumo energetico: sono queste le tre principali esigenze che hanno reso fondamentali al giorno d’oggi le fonti rinnovabili. Tra tutte, l’energia solare è quella che può garantire al singolo cittadino o alle imprese, in modo semplice e veloce, consistenti risparmi di denaro e autonomia energetica.

In questo contesto è nata All Solar, azienda fondata nel 2014 da Antonio Follesa e diventata oggi una delle aziende leader in Sardegna (e non solo) per la fornitura di progetti energetici.

“Abbiamo intrapreso questa avventura quando hanno iniziato a tagliare gli incentivi – racconta Antonio Follesa -. Lo abbiamo fatto perché abbiamo creduto fin dall’inizio che la transizione energetica fosse una delle principali priorità della nostra società. Alla luce di quello che sta accadendo oggi possiamo dire che avevamo ragione a voler percorrere questa strada”.

All Solar realizza sistemi energetici per le famiglie (70% del business aziendale) e per le piccole e medie imprese (30%). Tutte le soluzioni sono pensate su misura per ogni singolo cliente con piani quinquennali e con il duplice obiettivo di garantire risparmi economici importanti e ridurre l’impatto ambientale. Le abitazioni e le aziende che scelgono All Solar sono praticamente autonome dal punto di vista energetico grazie all’accumulo di corrente prodotta dai pannelli fotovoltaici.

La visione di Antonio Follesa e della sua squadra, 25 persone tra dipendenti e collaboratori, include progetti finanziati con una parte dei ricavi e finalizzati alla diffusione di una cultura del rispetto ambientale. Con il progetto Kids il team di All Solar gira le scuole per spiegare ai più piccoli come funzionano le fonti rinnovabili e perché sono così importanti, mentre la collaborazione con la piattaforma Treedom ha permesso la costruzione di due nuove foreste, una in Africa e una in Italia.

All Solar è un’azienda che fin dagli inizi ha cercato di migliorare e migliorarsi. Non è un caso che Antonio Follesa sia stato tra i primi imprenditori sardi a rivolgersi al team di Mab&Co-Osm per capire dove e come agire per creare un clima di lavoro in cui ogni dipendente e collaboratore potesse vincere e cooperare per un grande obiettivo comune.

“Rimasi molto colpito da un video di Andrea Podda (Ceo & Founder di Mab & Co, ndr) in cui venivano dette cose di grande buon senso su imprenditorialità e successo – racconta Antonio Follesa -. Decisi di contattarlo per saperne di più. Era il 2017 e da allora le strade di Mab & Co e All Solar non si sono più separate”.

Ma cosa ha dato alla sua azienda l’ingresso di Antonio Follesa nella scuola di management Mab&Co-Osm?

“Potrei dire che il fatturato è cresciuto esponenzialmente ma le più grandi conquiste sono state altre – rivela l’amministratore di All Solar -. Grazie a quello che ho imparato ho una visione futuristica dell’azienda. La risorsa maggiore di un’impresa oggi non è il dato economico ma la qualità e l’affidabilità del capitale umano che ha a disposizione. Il lavoratore oggi non chiede solo un salario, ma gratifiche lavorative e possibilità di crescere. Un imprenditore che capisce queste cose ha fatto il 50% del proprio lavoro. È così che in questi anni abbiamo creato un ambiente lavorativo pulito e sereno ed eliminato il turnover, con un conseguente aumento della produttività”.

Dopo aver raggiunto obiettivi importanti All Solar non si ferma, ma continua a migliorarsi ogni giorno: lo fa il titolare Antonio Follesa, che a breve acquisirà il titolo di analista di Mab&Co-Osm dopo anni di scuola di managment, lo fanno tutti i dipendenti e collaboratori con una Academy interna e follow up individuali. Ed è naturale per un’azienda che per sua vocazione guarda al futuro continuare ad avere lo sguardo rivolto verso nuovi orizzonti.

Ogni anno, tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, lo stagno di Santa Giusta si trasforma in un palcoscenico unico: qui non sfrecciano motoscafi né barche a vela, ma antiche imbarcazioni fatte di erbe palustri. Sono i fassoisi, utilizzati dai pescatori già in epoca nuragica, e protagonisti assoluti della Regata de is Fassois.

L’idea di riportare in vita questa tradizione nacque nel 1978, grazie a un gruppo di giovani e all’associazione Is Fassoneris insieme alla Pro Loco. Da allora, ogni edizione è diventata un viaggio nel tempo: vedere i concorrenti remare su queste fragili ma resistenti barche è come assistere a un pezzo di archeologia vivente che prende vita sull’acqua.

Accanto alla competizione sportiva, la festa è cresciuta anno dopo anno: piatti tipici, musica e spettacoli accompagnano la regata, trasformandola in un evento capace di mescolare memoria, sapori e divertimento.

La parte più sorprendente è forse l’entusiasmo dei giovanissimi, che stanno imparando a costruire i fassoisi con la stessa cura dei loro nonni. Nei laboratori scoprono l’arte di intrecciare le erbe dello stagno e restituiscono energia nuova a un patrimonio che rischiava di scomparire.

Ringraziamo di cuore Eva Ennas per le fotografie.

Regata de is Fassois PH Eva Ennas

Regata de is Fassois PH Eva Ennas

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