Solinas risponde alla mozione di sfiducia presentata dall’opposizione e respinge tutte le accuse sulla mancanza di trasparenza. A sua volta accusa la minoranza di avere inasprito il clima, alimentato la tensione e lega l’accusa alle minacce di morte recentemente subite.

“Abbiamo lavorato per offrire un’adeguata risposta a questa emergenza, possiamo dire ai sardi che si sta lavorando. Qual è il risultato utile che state perseguendo – chiede all’opposizione – dicendo che niente è sotto controllo? Non è questo il momento delle strumentalizzazioni”.

“È necessario che si torni a fare politica e non le requisitorie. Spero che si possa mettere un punto fermo su questa polemica, mille volte sono stati sentiti gli scienziati del Cts, in maniera informale, ha parlato uno per tutti, quindi non c’è assolutamente nulla di poco chiaro, nemmeno nelle vicende di agosto”, ha concluso Solinas.

“Mi sarebbe piaciuto vederla accanto ai medici, agli infermieri – ha affermato l’esponente dei 5Stelle- e invece lei non ci va negli ospedali. Io vado nel fine settimana negli ospedali di Sassari. Reparto oculistico, reparto di cardiologia e cardiologia riabilitativa, sale operatorie, tutti chiusi, aperti se non per urgenze”.

“Ha messo il bavaglio agli operatori sanitari, ai giornalisti e ci sta provando anche con noi – ha aggiunto la Manca- nonostante lei, Presidente, faccia parte del Partito Sardo d’Azione che all’articolo 4 del suo regolamento prevede la libertà di parola”.

“Nessuno può raccontare quello che succede negli ospedali. Lei non si confronta se non con qualche breve comunicato. Dopo le inenarrabili confessioni sentite in televisione, è sparito. Non ha parlato – ha concluso la consigliera di minoranza – non ha proferito parola per 3 giorni. Lei rimane perennemente seduto nella sua bella poltrona nonostante il sistema sanitario sardo sia morto”.