Da un paio di giorni Lucas Castro è rientrato a Cagliari. El Pata, dopo aver fatto parte della riabilitazione in Argentina in seguito alla rottura del crociato dello scorso novembre, concluderà il recupero verso il calcio giocato in Sardegna. I rossoblù senza il fantasista argentino hanno faticato parecchio con la classifica che si è tranquillizzata solo dopo le ultime due vittorie interne contro Parma e Inter. Per Castro la stagione è ormai compromessa, visto il recupero totale previsto solo per maggio.

Il giocatore, arrivato a Cagliari la scorsa estate dal Chievo, potrebbe rivedere il campo solo nelle ultime giornate, se i tempi di recupero si accorciassero, intanto però El Pata ha già ripreso la sua solita routine cagliaritana. Nel weekend è stato da amici a Capoterra per un tipico asado, il barbecue argentino. In settimana ha ripreso gli allenamenti personalizzati al Centro Sportivo di Asseminello dove ha ricevuto il caloroso bentornato di tutta la squadra con il leader Darijo Srna in testa che ha pubblicato una foto con Castro sui propri canali social. Per Castro però il rientro a Cagliari ha significato anche il ritorno al volante della sua Chevrolet Camaro 67 ss, la macchina vintage a cui l’argentino tiene moltissimo e con la quale ha girato il video della suo singolo estivo “Sole d’Estate”. Le serate invece il trequartista 29enne le trascorre insieme all’amico Pisacane suonando un po’ di musica argentina o facendo una cover dei successi del momento. Il tutto ovviamente pubblicato quotidianamente sul proprio canale Instagram.

In Argentina Castro si è allenato e ha fatto fisioterapia nei campi del Gimnasia La Plata, il club della città in cui Lucas è cresciuto fin da bambino. Insieme a lui nella città a un’ora da Buenos Aires c’era anche il preparatore atletico del Cagliari Francesco Petrarca. Rivedere El Pata nei campi della sua infanzia ha acceso le speranze di un suo imminente ritorno a La Plata da giocatore e diversi giornali sportivi argentini hanno ipotizzato un suo trasferimento a riabilitazione completata. Ovviamente si è trattato solo di supposizioni e speranze perché il Cagliari ha investito forte su Lucas Castro e vuole che l’argentino sia uno dei pilastri della prossima stagione e il ragazzo, come dimostra il suo recente ritorno a Cagliari, si sta trovando alla grande in Sardegna.

Che Gaudì sia stato in Sardegna prima di creare le sue bellissime architetture organiche? Dopo aver ammirato questa meravigliosa necropoli, potremmo anche sospettarlo! Oggi vi facciamo scoprire la necropoli a domus de janas di Prunittu che sorge lungo la strada comunale che collega l’abitato di Sorradile alla chiesa campestre di San Nicola, a Oristano.

Foto Valentino Selis

È composta da 2 gruppi ben distinti di tombe scavate su un costone roccioso trachitico. Il primo gruppo di ipogei sorge in località Prunittu, presso la sponda sud-orientale del lago Omodeo, e consta verosimilmente di 15 tombe, originariamente accessibili da alcune pedarole, ma i crolli e le fratture che si sono verificate nel tempo, ne rendono alcune di difficile accesso.

Tra queste spicca la tomba pluricellulare denominata “sa cresia”. Presenta una grande anticella a pianta trapezoidale irregolare e soffitto a spiovente unico. Un secondo gruppo di tombe, circa 11, si trova in un terreno di proprietà privata, situato in località Aràccono, ed è probabilmente da attribuire alla stessa necropoli.

Per raggiungerla occorre attraversare l’abitato, dirigersi verso la parte più alta e proseguire per circa 1 km fino a raggiungere il cartello che indica l’ingresso all’area archeologica (circa 50 m dopo il bivio che conduce alla chiesa campestre di Santa Maria).