(VIDEO) Buffon saluta la Juventus in lacrime: domenica la sua ultima partita in bianconero

Parole emozionati ed emozionate quelle del numero 1 della Juventus e della Nazionale. Un pezzo di storia del calcio potrebbe smettere questa domenica.
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Domenica 20 maggio 2018 sarà il giorno dell’ultima partita con la Juventus di Gianluigi Buffon, portiere leggendario già entrato nella storia del calcio italiano. Oggi il numero 1 bianconero e capitano della Nazionale ha annunciato in conferenza stampa – con la voce rotta dalla commozione – l’addio alla Juventus e all’Italia.
«Sabato sarà la mia ultima partita con la Juventus – ha detto nella conferenza stampa all’Allianz Stadium- Credo sia il modo migliore per finire questa grandissima avventura, con altre due vittorie. Avevo temuto di arrivare alla fine della mia avventura da sopportato o da giocatore che aveva fuso il motore, posso dire che non è così e ne sono orgoglioso».
Non è ancora noto il futuro del portierone con 508 presenze in maglia bianconero e 176 in maglia azzurra. «Mi sono arrivate proposte stimolanti sia in campo sia fuori e la più stimolante me l’ha fatta Andrea Agnelli – ha spiegato Buffon -. Lascio passare questi tre giorni, poi prenderò la decisione definitiva, in piena serenità, che alla fine sarà di seguire quello che urla la mia indole e la mia natura. Per me l’essenza della vita è trovare una sfida e battersi per questa sfida».
?? | LIVE: La conferenza stampa di Gianluigi Buffon#FinoAllaFine #ForzaJuve
Posted by Juventus on Thursday, 17 May 2018
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“Il Dono”. A Bono il nuovo murale di Mauro Patta racconta un’antica promessa: sapete quale?

Il volto, scolpito in un’espressione di pacata solennità, è quello di una donna che porta con sé un sapere antico: la custodia delle tradizioni, il rito del tramandare. Ma cosa tiene tra le mani?
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Un gesto semplice, carico di significato, diventa monumento pubblico nell’ultimo murale firmato da Mauro Patta, realizzato nel 2025 a Bono, nel cuore della Sardegna. L’opera, intitolata “Il dono”, si sviluppa su una superficie di 72 metri quadrati, ma ciò che imprime nello sguardo è la sua delicatezza, il suo respiro intimo.
Al centro della composizione, una figura femminile. Il volto, scolpito in un’espressione di pacata solennità, è quello di una donna che porta con sé un sapere antico: la custodia delle tradizioni, il rito del tramandare. Si intuisce che tra le mani – non visibili – regge un cató, dolce tipico della cultura locale, offerto in passato dalla futura suocera alla promessa sposa. Un gesto silenzioso e profondamente simbolico, che parlava di accoglienza, di passaggio, di fiducia.
Il taglio dell’immagine è ravvicinato, quasi cinematografico. Non ci sono sfondi, né oggetti, eppure si avverte la presenza di una casa, di un tempo lento, domestico, carico di memoria. Patta sceglie di raccontare senza parole, affidando al volto e al gesto invisibile la forza evocativa del rito.
“Il dono” non rappresenta soltanto un passaggio tra due donne o tra due famiglie: racconta la trasmissione di un sapere femminile fatto di gesti quotidiani, di cucina e di cura, di attese e intese silenziose. È un sigillo d’amore, impastato di mandorle e zucchero, un augurio delicato ma duraturo, come le tradizioni che sanno rinnovarsi nel tempo.
Con questa nuova opera, Mauro Patta prosegue il suo lavoro di valorizzazione dell’identità sarda attraverso l’arte pubblica, restituendo alle comunità locali i volti e le storie che le abitano. Un ringraziamento speciale è stato rivolto al Sindaco Michele Solinas e a tutta l’amministrazione comunale di Bono, per il sostegno al progetto, e all’intera comunità per la calorosa accoglienza.

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