È stato un weekend ricco di appuntamenti quello appena trascorso per le squadre del calcio “minore” sardo. Insieme ai match di Serie C e D, tornei che hanno preso il via tra agosto e inizio settembre, nel fine settimana, infatti, si sono disputati anche gli incontri della prima giornata del campionato di Eccellenza e quelli del primo turno della Coppa Italia di Promozione.

Nell’ex Lega Pro, la due giorni di sfide è stata dolceamara per le compagini isolane. Se l’Arzachena è riuscita (al 94’ !!!) a sconfiggere per 2-1 il Pontedera, l’Olbia, al contrario, ha incassato tre sberle dalla Carrarese, subendo così la prima sconfitta stagionale.

“Purtroppo abbiamo commesso qualche errore di troppo – ha spiegato a fine partita l’allenatore dei bianchi Bernardo Mereu -. Onore alla Cararrese ma onore anche all’Olbia, che lascia il campo dopo aver provato a giocare a calcio”.

In Serie D, invece, il turno di campionato è stato amarissimo per Nuorese, Latte Dolce, Budoni – ultimo in classifica a zero punti – e San Teodoro, che si sono dovuti arrendere rispettivamente ad Albalonga (0-1), Rieti (0-4), Flaminia (0-1) e Monterosi (2-4).

Tra i club sardi di quarta serie, dunque, quella di uscire imbattuti dal terreno di gioco è stata un’impresa possibile solo per il Tortolì, che ha pareggiato per 1-1 in casa dell’Ostiamare, e per il Lanusei, che, in una partita segnata dalle espulsioni – ben tre -, ha avuto la meglio sull’Aprilia in virtù delle reti di Rosato e Oggiano.

In Eccellenza, torneo che ha riaperto i battenti con la prima giornata, la domenica è stata vincente per il Samassi, trionfatore per 4-3 sul Ghilarza, per il Castiadas, capace di sconfiggere in trasferta col risultato di 3-0 il Valledoria, per la Torres (2-0 al Monastir), per lo Stintino, che a Muravera ha battuto la squadra locale con uno scoppiettante 5-2, e per il Sorso (2-1 al Calangianus). Diversamente, si sono conclusi in parità, con il punteggio di 1-1, gli scontri tra Taloro e Orrolese, Ferrini Cagliari e Tonara e Atletico Uri e Guspini Terralba.

Il segno X ha contraddistinto anche sei dei sedici match di andata del primo turno della Coppa Italia di Promozione andati in scena tra sabato e domenica. A dividersi la posta sono stati Siliqua e San Marco Assemini 1980 (1-1), Andromeda e Selargius (0-0), Quartu 2000 e Sant’Elena Quartu (1-1), Arborea e Tharros (1-1), Polisportiva Ossese e Usinese (0-0) e Porto Rotondo e Ilvamaddalena (0-0). Vittorie invece per il La Palma (3-0 contro il Vecchio Borgo Sant’Elia), per il Carbonia (3-2 contro il Carloforte), per l’Arbus, che ha sconfitto per 2-0 il Gonnosfanadiga, per il Bosa, che ha battuto in trasferta la Macomerese per un gol a zero, per il Bari Sardo, che ha piegato per 3-2 la Dorgalese, per l’Idolo, che ha regolato in casa per 2-1 il Seulo 2010, per l’Ovodda (3-2 contro il Fonni), per l’Ozierese (3-1 contro il Posada), per il Cus Sassari (1-0 contro il Bonorva 1960) e per il Castelsardo, vincitore per 1-0 contro il Porto Torres.

Giorgio Sisini non aveva ancora compiuto trent’anni, quando decise di importare in Italia quel passatempo che da anni tiene allenata la mente di tutti gli italiani anche nel tempo libero: il cruciverba.

Giorgio Sisini, inventore de La Settimana Enigmistica

Sisini, neo-ingegnere di Sorso dalle nobili origini (era Conte di Sant’Andrea), faceva parte di una famiglia di imprenditori. Sposato con la viennese Idell Breitenfeld, fu proprio dalla patria della moglie che prese spunto per dar vita alla sua idea. In Austria infatti, i cruciverba riscuotevano già un discreto successo. Al contrario, questo passatempo era praticamente sconosciuto in Italia. Da qui l’intuizione di Sisini di creare a una rivista interamente dedicata ai cruciverba e all’enigmistica in genere.

Pur osteggiato dal padre, che per il figlio Giorgio sognava un futuro alla guida delle aziende di famiglia, Sisini portò avanti con determinazione il suo progetto, consegnando il suo nome alla storia dell’editoria italiana. L’ingegnere di Sorso rimase direttore fino al 1972, anno della sua morte.

Il primo numero uscì il 23 gennaio 1932, con una tiratura di 6mila copie al costo di 50 centesimi. Da allora, La Settimana Enigmistica non saltò mai un numero per i successivi 85 anni, diventando uno dei passatempi più amati di tutti gli italiani