Cani vaganti o randagi? Quando il “salvataggio” può fare più male che bene, la storia di Pastorello

Pastorello ora è al rifugio, e si spera vivamente che abbia un proprietario che lo sta cercando. Chiunque lo riconosca, contatti il rifugio: 333 4312878 - [email protected]
Pastorello, splendido simil maremmano, è stato segnalato vagante a Putzolu. Non ha il microchip, ma è in buona salute e non presenta alcuna urgenza medica. Potrebbe sembrare la classica storia di un cane randagio da mettere in salvo. E invece no. La sua vicenda porta con sé una riflessione molto più ampia e delicata, che riguarda il nostro approccio — spesso affrettato — alla gestione degli animali in libertà.
Pastorello, come tanti altri, potrebbe non essere un “randagio” ma semplicemente un cane da pastore libero di muoversi sul territorio. In Sardegna, questa realtà è tutt’altro che rara: molti cani vivono accanto ai pastori, partecipano alla vita rurale, si spostano autonomamente senza però essere abbandonati.
L’appello lanciato da Cosetta Prontu del rifugio I Fratelli Minori di Olbia, è rivolto non solo ai turisti, ma anche a chi ama profondamente gli animali, senza però conoscere a fondo questo contesto locale. Segnalare un cane senza valutarne la reale condizione può trasformarsi in un gesto più dannoso che salvifico.
In Sardegna esiste la (deprecabile) abitudine di lasciare gli animali incustoditi. Tuttavia, questo non significa sempre che un cane vagante sia in pericolo. È fondamentale saper distinguere tra un cane smarrito, uno abbandonato e uno semplicemente libero. Portare un cane in un rifugio non è sempre la scelta giusta. Per alcuni può significare una condanna definitiva: entrare in un canile da cui, spesso, non si esce più.
Molte persone, mosse da buone intenzioni, credono di “salvare” un animale, senza rendersi conto che lo stanno strappando a un ambiente dove magari era amato e accudito, pur senza guinzaglio o microchip. I canili non sono sempre luoghi di salvezza. Possono diventare gabbie di solitudine per chi viene tolto dalla propria vita quotidiana per un eccesso di zelo o disinformazione.
Riflettete, osservate, valutate con attenzione. La vita di un cane può dipendere dal vostro giudizio. Se l’animale non è ferito, non appare smarrito o disorientato, può darsi che non abbia bisogno di essere “salvato”.
Pastorello ora è al rifugio, e si spera vivamente che abbia un proprietario che lo sta cercando. Chiunque lo riconosca, contatti il rifugio: 333 4312878 – [email protected]
Per chi volesse sostenere le volontarie:
Donazioni: www.lidasezolbia.it/donazioni
Spedizioni aiuti:
LIDA Sez. Olbia – Rifugio I Fratelli Minori
Via dei Cestai – 07026 Olbia (SS)
Codice Fiscale per il 5×1000: 01976050904

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