Lo sapevate? Perché la burrida alla cagliaritana porta questo nome?

La burrida alla cagliaritana, uno dei piatti più caratteristici della cucina di Cagliari, deve il suo nome a un termine che affonda le radici nella storia e nei contatti tra popoli. Ma qual è l’origine di questa parola così particolare?
Lo sapevate? Perché la burrida alla cagliaritana porta questo nome?
La burrida alla cagliaritana, uno dei piatti più caratteristici della cucina di Cagliari, deve il suo nome a un termine che affonda le radici nella storia e nei contatti tra popoli. Ma qual è l’origine di questa parola così particolare?
Il termine burrida deriva dal provenzale bourrido, che significa “bollito”, e giunse in Sardegna attraverso i Genovesi, che per secoli hanno avuto intensi rapporti commerciali con l’isola. Non a caso, la buridda esiste anche nella cucina ligure, ma con alcune differenze: in Liguria è una zuppa di pesce preparata con diversi ingredienti, mentre nella sua versione cagliaritana è un piatto più semplice e raffinato, a base di gattuccio di mare.
La burrida alla cagliaritana prevede che il pesce venga prima bollito e poi marinato in una salsa saporita a base di olio, aceto, fegatini del pesce e un ingrediente fondamentale: il pesto di noci, che dona al piatto il suo caratteristico sapore intenso e leggermente dolciastro. Questo metodo di preparazione, che probabilmente risale al Medioevo, non solo esalta il gusto del pesce ma ne permette anche una lunga conservazione, caratteristica essenziale in tempi in cui la refrigerazione non esisteva.
Oggi la burrida è una delle specialità più apprezzate della cucina cagliaritana, servita come antipasto o secondo piatto nei ristoranti tipici e sulle tavole delle famiglie locali. È una ricetta che racconta secoli di contaminazioni culturali e che, con la sua semplicità e il suo sapore deciso, continua a conquistare chiunque la assaggi.

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