Meraviglie di Sardegna: Tiscali, un luogo insolito dove il tempo sembra essersi fermato

Nel cuore della Sardegna più autentica, nascosto tra le pieghe del Supramonte, si trova un luogo carico di fascino e mistero: il villaggio ipogeo di Tiscali.
Meraviglie di Sardegna: Tiscali, un luogo insolito dove il tempo sembra essersi fermato.
Nel cuore della Sardegna più autentica, nascosto tra le pieghe del Supramonte, si trova un luogo carico di fascino e mistero: il villaggio ipogeo di Tiscali.
Questo straordinario sito archeologico, unico nel suo genere, sorge all’interno di una dolina naturale sul monte omonimo, una formazione carsica che si è creata quando il tetto di una grotta crollò, lasciando spazio a un anfiteatro naturale circondato da un fitto manto di vegetazione mediterranea. Lecci, ginepri, olivastri e frassini si intrecciano in un microcosmo che sembra fuori dal tempo, un rifugio naturale dove la storia e la natura si fondono in un equilibrio perfetto.
Tiscali non è un semplice sito archeologico, ma un viaggio nel passato della Sardegna nuragica e romana. Questo villaggio, probabilmente costruito durante l’età nuragica tra il XV e l’VIII secolo a.C., rappresenta uno degli ultimi baluardi di resistenza contro l’avanzata romana. I suoi ruderi narrano di una comunità che, pur isolata, ha lasciato segni tangibili del proprio ingegno e della propria tenacia. L’insediamento si sviluppa in due nuclei principali: un’area a nord con circa quaranta capanne tonde e ovali, alcune con pareti a secco e coperture a tholos, e una zona a sud-ovest caratterizzata da abitazioni più piccole, rettangolari o quadrate, costruite con tecniche miste di pietra e malta, segno di successivi riadattamenti in epoca romana. Ogni pietra, ogni frammento racconta storie di un tempo lontano, di un popolo che viveva in equilibrio con la natura, sfruttando la conformazione del territorio per proteggersi e sopravvivere.
Il monte Tiscali, alto poco più di 500 metri, domina due mondi contrapposti: a ovest la selvaggia valle di Lanaittu, aspra e indomita, e a est la fertile valle di Oddoene, attraversata dal rio Flumineddu, che ha scolpito nel tempo la spettacolare gola di Gorropu. La dolina, con il suo microclima ideale, è un luogo magico, fresco durante le calde estati sarde e accogliente in inverno, protetto dai venti e dalla pioggia. Da un’enorme apertura nella roccia, un tempo utilizzata come punto di avvistamento, oggi è possibile ammirare uno dei panorami più suggestivi dell’intera isola, un mare di creste montuose e boschi incontaminati che si estendono all’infinito.
Raggiungere Tiscali non è impresa da poco, ma il percorso è parte integrante della sua magia. Il trekking, impegnativo ma gratificante, attraversa paesaggi mozzafiato e consente di immergersi in un ambiente naturale incontaminato. Dal versante di Dorgali, si parte dal ponte sa Barva e si segue il corso del Flumineddu fino alla scala di Surtana, un ripido sentiero che conduce in cima al monte. Salendo, il paesaggio si apre, rivelando una vista spettacolare sulle montagne circostanti e sulle vallate sottostanti. Dal versante di Oliena, invece, il percorso si snoda attraverso la sorgente carsica di Su Gologone, un’oasi di bellezza unica, per poi proseguire lungo i sentieri dei carbonai che si arrampicano sul monte fino all’ingresso della dolina. L’ultimo tratto del cammino è una stretta fenditura nella roccia, talmente angusta che, secondo la leggenda, un manipolo di arcieri sarebbe stato in grado di respingere un’intera legione romana.
Tiscali non è solo archeologia, è anche leggenda. Gli ilienses, antichi abitanti di questa terra, resistevano all’avanzata dei romani con tattiche di guerriglia, scomparendo tra le montagne come se fossero inghiottiti dalla terra stessa. Cicerone li descriveva come formiche che “sbucavano da sottoterra”, colpivano e si ritiravano nel loro rifugio inaccessibile. L’eco di queste storie sembra ancora vibrare tra le pareti della dolina, rendendo ogni passo all’interno di Tiscali un viaggio non solo nello spazio, ma anche nel tempo.
Attorno a Tiscali, la valle di Lanaittu si estende come un’immensa porta d’accesso al Supramonte, un regno di pietra e silenzio. Qui si trovano altri tesori nascosti, come le grotte di sa Oche e su Bentu, con chilometri di tunnel adornati da stalattiti e stalagmiti, e la grotta Corbeddu, dove sono state scoperte tracce di homo sapiens risalenti a 20.000 anni fa. Poco distante, il villaggio nuragico di sa Sedda ‘e sos Carros e il santuario di Serra Orrios completano un quadro straordinario, rendendo questa zona una delle più affascinanti di tutta la Sardegna.
Tiscali è un luogo che conquista l’anima, un incontro tra storia, natura e leggenda che lascia un segno indelebile. Per chi è disposto a mettersi in cammino, affrontare il trekking e immergersi nel silenzio delle montagne, la ricompensa è un’esperienza che va oltre la semplice visita: è un tuffo nella Sardegna più autentica, un incontro ravvicinato con il cuore pulsante di un’isola senza tempo.

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