Meraviglie di Sardegna: la spiaggia di Bau-Is Arenas, il mare dopo il deserto

Tra le meraviglie nascoste della Sardegna c’è Bau-Is Arenas, una spiaggia che sembra uscita da un sogno, o forse da un racconto d’avventura. Qui, il mare incontra il deserto, e il risultato è un paesaggio che lascia senza parole, ma con un sorriso beffardo, perché ti rendi conto che pochi, pochissimi, hanno avuto il coraggio (o la pazienza) di arrivarci.
Meraviglie di Sardegna: la spiaggia di Bau-Is Arenas, il mare dopo il deserto.
Tra le meraviglie nascoste della Sardegna c’è Bau-Is Arenas, una spiaggia che sembra uscita da un sogno, o forse da un racconto d’avventura. Qui, il mare incontra il deserto, e il risultato è un paesaggio che lascia senza parole, ma con un sorriso beffardo, perché ti rendi conto che pochi, pochissimi, hanno avuto il coraggio (o la pazienza) di arrivarci.
Questa spiaggia, incastonata tra Piscinas e Scivu, è un segreto ben custodito della Costa Verde. Le difficoltà di accesso, infatti, sembrano essere state progettate per tenere lontane le folle e preservare la sua atmosfera selvaggia e incontaminata. E meno male!
Il territorio è scolpito da enormi scogli di arenaria e basalto che separano le calette, quasi fossero guardiani di un tesoro. La sabbia, dorata e grossolana, brilla sotto il sole, mentre l’acqua – nei rari giorni in cui il mare si placa – diventa un caleidoscopio di colori. Qui siamo sulla costa occidentale, il lato “rock” della Sardegna: il mare è selvaggio e raramente si concede un momento di quiete. I tramonti, però, sono pura poesia e meritano l’applauso.
Bau-Is Arenas si trova proprio accanto al territorio della colonia penale. Non fatevi intimidire dalle recinzioni o dai cartelli, che sembrano ammonirvi con un “qui il mare è roba seria”. In realtà, si tratta di uno degli angoli più autentici e meno frequentati dell’isola. Anche in piena estate, quando altre spiagge sono invase da teli, ombrelloni e inflatables di ogni forma e colore, qui regnano la pace e il silenzio. Insomma, un paradiso per chi odia le folle e cerca un contatto diretto con la natura.
Però attenzione, la Costa Verde non fa sconti. Il mare qui è un tipico esempio di bellezza selvaggia: spettacolare, ma anche capriccioso. Se lo trovate agitato, è il mare stesso a ricordarvi che non siete voi a comandare, e il solito buon senso – accompagnato da un pizzico di prudenza – diventa il vostro miglior alleato.
Servizi? Qualcosa c’è, ma non aspettatevi troppo. C’è un parcheggio, un punto bar e uno spazio picnic. Giusto l’essenziale per chi non si accontenta di guardare il mare ma vuole viverlo, magari con un panino in mano e i piedi nella sabbia.
Come arrivare? Beh, preparatevi, perché non è proprio una passeggiata. Da Arbus si prende la strada per Fluminimaggiore, si percorrono 12 km, e poi si svolta verso Scivu. Da lì, ancora una decina di chilometri di curve, salite e discese, fino a Bau. E quando pensate di essere vicini, ecco che la spiaggia sembra allontanarsi, quasi fosse un miraggio. Ma tranquilli, ne vale la pena.
Il viaggio, in realtà, è parte dell’esperienza. La strada si arrampica sui monti e regala panorami mozzafiato sulla Costa Verde e il suo entroterra. È un assaggio della bellezza che vi aspetta. Quando finalmente scenderete verso Bau-Is Arenas, capirete che quella fatica era solo il prezzo per accedere a un luogo fuori dal tempo, dove il mare e la terra si raccontano storie che sembrano eterne.

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