Lo sapevate? Che cosa è in sardo “unu furrungoni”?

In sardo esiste una parola che sembra uscita direttamente da un manuale per esploratori improbabili: “furrungoni”. Sapete che cosa vuol dire?
Lo sapevate? Che cosa è in sardo “unu furrungoni”?
In sardo esiste una parola che sembra uscita direttamente da un manuale per esploratori improbabili: “furrungoni”. Sapete che cosa vuol dire?
Già il suono fa sorridere, un misto tra un richiamo d’altri tempi e il rumore di qualcosa che rotola lontano. Ma che cosa significa veramente? È una di quelle parole che, come spesso accade con le lingue antiche, riescono a indicare qualcosa di molto preciso e, al tempo stesso, incredibilmente indefinito. Su furrungoni, nel sardo campidanese, è il tipico angolo della casa o del cortile che sembra progettato per metterci alla prova: piccolo, remoto, dimenticato, eppure straordinariamente presente nel nostro immaginario.
Pensate a quel punto della casa dove finisce tutto ciò che non si trova mai al momento giusto. Quel pezzetto di spazio che sembra un buco nero dell’ordine domestico. Ma attenzione, non è solo un luogo fisico: su furrungoni è anche una metafora. Si usa per indicare un posto talmente remoto e complicato da raggiungere che potrebbe tranquillamente trovarsi sull’orlo dell’universo conosciuto. Qualcuno vi ha mai mandato a cercare qualcosa “in cussu furrungoni”? Probabilmente sì, e se ci siete arrivati, meritate una medaglia al valore.
In fondo, su furrungoni è una di quelle parole che raccontano la saggezza e l’ironia dei sardi. Un’espressione che sembra suggerire: la vita è piena di posti difficili da raggiungere, ma non per questo smettiamo di cercarli. E voi, in quale furrungoni siete finiti oggi?

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