Dai distillati il sogno di Marco e Valeria, in Trexenta ecco Loga: l’alcol unione di arte e cultura.

Dalla passione di Marco e Valeria nasce a Guasila la micro distilleria Loga. Fiore all’occhiello, il distillato Su Coro, uno spirito capace di unire i commensali nel piacere di un buon bicchiere in compagnia. “Ci piacerebbe che la nostra realtà diventasse luogo di incontro e di cultura”.

Prodotti Loga

Nel logo ci sono l’unione di una passione condivisa e un piccolo sogno a cui dare vita. A Guasila, nel cuore della Trexenta, dal 2021 cresce piano piano Loga, il semplice acronimo in uroboro dei due cognomi Loddo e Spiga, che racchiude la realtà di una micro distilleria e liquorificio artigianale frutto della capacità di reinventarsi di due giovani cagliaritani, Marco e Valeria.

Tutto nasce quattro anni fa, nel 2021, quando la Sardegna viveva ancora l’emergenza Covid. Marco Loddo e Valeria Spiga, uniti nell’amore e nella voglia di rimettersi in gioco, dopo le difficoltà lavorative legate alla pandemia, lasciano Cagliari e si trasferiscono a Guasila. “Inizialmente avevamo in mente di portare avanti un progetto di agricoltura idroponica – spiegano – ma il progetto per diversi motivi non è andato in porto. Allora ci siamo lanciati nell’idea di una distilleria”. Da una parte l’esperienza da barman e la passione per i distillati di Marco; dall’altra il talento di Valeria per il disegno e il suo bagaglio da grafica pubblicitaria: ecco che prende forma il sogno di Loga.

“Per quanto riguarda la produzione”, spiegano Valeria e Marco, “stiamo espletando gli ultimi adempimenti doganali. Nel 2023, poi, autofinanziandoci, ci siamo procurati un capannone in cui lavorare”. Loga allora si fa spazio, non solo in Trexenta, ma un po’ovunque nel Cagliaritano. Tra masterclass e gustose degustazioni dal vivo, Marco e Valeria mettono insieme convivialità e beverage artigianale, sgomitando fra le lungaggini burocratiche.

“Nello scorso giugno 2024, dopo un’accurata ricerca dedicata, siamo entrati in contatto con la distilleria leccese Greco Caroppo”. Ecco allora che nasce il distillato Su Coro, primo “botanical spirit” e fiore all’occhiello di Loga. “Una sorta di gin in cui abbiamo artemisia, volgarmente nota assenzio”, – spiega Marco in maniera pratica – insieme ad angelica, mirto e rosa canina. Il risultato? Un prodotto molto versatile come shot o miscelazione”. Ma non solo, perché Su Coro, come da nome, diventa elemento di aggregazione fra chi mangia e beve alla stessa tavola. Esattamente come la distilleria Loga. “Noi la vediamo come condizione di incontro: dall’alcol un’unione fra le arti”, spiegano Marco e Valeria, “ci piacerebbe per il futuro collaborare con agricoltori e artisti, trasformando la nostra distilleria in un luogo di cultura e incontro”.

La Regione stanzia 500mila euro per fronteggiare il pericolo cervi nelle strade.

La presenza di cervi sulle strade sarde continua a rappresentare un grave pericolo, non solo per la fauna selvatica, ma anche per la sicurezza degli automobilisti. A fronte di questa problematica, la Regione Sardegna ha stanziato 500mila euro per affrontare la questione, ma il Gruppo di Intervento Giuridico (GrIG) sottolinea che, nonostante la cifra significativa, mancano ancora interventi concreti ed efficaci per risolvere il problema alla radice.

L’associazione denuncia infatti l’assenza di misure strutturali come recinzioni elettrificate e riserve idriche, ritenute fondamentali per contenere gli spostamenti dei cervi.

Il GrIG ha accolto con favore la deliberazione n. 52/42 del 23 dicembre 2024, con cui la Giunta regionale ha destinato i fondi ai Comuni di Pula, Guspini, Siliqua, Arbus e Laconi per realizzare interventi sperimentali volti a impedire l’attraversamento delle strade da parte degli ungulati. Tuttavia, l’associazione critica la mancanza di atti concreti e definitivi. I cervi sardi, spinti dalla fame e dalla sete, si spingono sempre più frequentemente a valle, attraversando strade e aumentando il rischio di incidenti. «Non servono proposte anacronistiche come i piani di abbattimento, ma azioni concrete e mirate», ribadisce il GrIG, che propone misure alternative già finanziabili con fondi comunitari.

Negli ultimi mesi si sono verificati diversi incidenti che hanno coinvolto esemplari di cervo sardo. Tra i casi citati dal GrIG, spicca quello accaduto nella notte tra il 14 e il 15 settembre 2024, quando un cervo è stato investito lungo la strada statale 195, nel territorio di Pula. L’animale è morto, e il veicolo ha subito gravi danni. Un altro incidente analogo si è verificato ad agosto 2024 sulla nuova SS 125, nel comune di Castiadas. Sempre più spesso, i cervi si avventurano fino alle campagne di Quartu Sant’Elena, ai piedi del massiccio dei Sette Fratelli, spinti dalla mancanza di cibo e acqua.

I numeri ufficiali comunicati dall’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna sono allarmanti: solo nel 2023 si sono verificati 46 incidenti stradali con cervi o daini nel comune di Pula, in particolare lungo il tratto tra il km 30 e il km 42 della SS 195. Ciononostante, il GrIG denuncia l’assenza di recinzioni elettrificate a basso voltaggio lungo i margini delle strade e di altre infrastrutture che potrebbero mitigare il problema, come erbai per la fauna selvatica e piccole riserve idriche nelle aree boschive.

L’associazione insiste sulla necessità di adottare soluzioni semplici ma efficaci. Propone l’installazione di recinzioni alte e robuste, anche elettrificate a basso voltaggio, lungo le principali arterie stradali; la creazione di erbai e colture nelle radure per fornire cibo agli animali; e la costruzione di piccole riserve idriche per garantire l’accesso all’acqua. Tali interventi, già sperimentati con successo altrove, rappresenterebbero una valida alternativa ai controversi piani di abbattimento proposti da alcune frange del mondo venatorio. Per il GrIG, il benessere della fauna e la sicurezza stradale devono essere prioritari, attraverso interventi sostenibili e lungimiranti.