Oggi, 7 gennaio, Davide Astori avrebbe spento 38 candeline. Il Cagliari, la squadra che lo ha consacrato come uno dei grandi del calcio italiano, ha voluto ricordarlo nel giorno del suo compleanno con un omaggio carico di emozione.

Astori, scomparso tragicamente il 4 marzo 2018 a causa di un arresto cardiaco, è rimasto nel cuore di tutti gli appassionati di calcio e in quello di una comunità che lo ha amato non solo come giocatore, ma anche come uomo.

Davide Astori, nato il 7 gennaio 1987 a San Giovanni Bianco, in Lombardia, ha mosso i primi passi nel mondo del calcio nelle giovanili del Milan. Dopo alcune esperienze minori, è approdato al Cagliari nel 2008, dove ha vissuto sei stagioni che hanno segnato la sua carriera e la sua vita.

Con la maglia rossoblù, Astori ha giocato 174 partite, segnando tre gol e diventando un punto di riferimento per la difesa del club sardo. A Cagliari, il suo carisma e la sua professionalità gli hanno permesso di guadagnarsi il rispetto di compagni e tifosi, tanto da essere nominato capitano della squadra.

Il suo talento lo ha portato anche a vestire la maglia della Nazionale italiana, con cui ha collezionato 14 presenze e segnato un gol, entrando nel cuore di tutti gli italiani per la sua umiltà e dedizione.

Nel giorno in cui avrebbe compiuto 38 anni, il Cagliari ha voluto omaggiare Astori con un messaggio speciale: un gesto che sottolinea quanto il legame tra il club e il suo ex capitano rimanga indelebile.

I tifosi rossoblù, che non hanno mai dimenticato il loro capitano, continuano a celebrarlo come simbolo di un calcio fatto di dedizione, umiltà e rispetto. Ogni anno, il ricordo di Astori si rinnova non solo a Cagliari, ma anche a Firenze, dove ha trascorso gli ultimi anni della sua carriera con la Fiorentina, e nel cuore di tutti gli appassionati di questo sport.

La tragica scomparsa di Davide Astori, avvenuta nel marzo 2018 mentre si trovava in ritiro con la Fiorentina, ha lasciato un vuoto enorme nel mondo del calcio. Ma il suo esempio continua a ispirare: il suo sorriso, il suo impegno in campo e fuori, e i suoi valori rimangono un’eredità preziosa per chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerlo.

Astori non è mai stato dimenticato e mai lo sarà. Oggi, nel giorno del suo 38° compleanno, il mondo del calcio si ferma per ricordarlo ancora una volta, con affetto e gratitudine.

Un gesto semplice, ma che può fare la differenza tra una serata da ricordare e una notte da dimenticare. A offrirlo è Patrizia Atzeni, 47 anni, mamma e residente nel Sud Sardegna, che ha deciso di mettersi in gioco per un progetto tanto concreto quanto prezioso: accompagnare a casa, in sicurezza, i ragazzi che escono la sera, soprattutto da discoteche e locali.

L’idea nasce da un sentimento che accomuna tanti genitori: l’attesa silenziosa di un messaggio nella notte, la preoccupazione costante per chi è in giro, magari stanco o alterato dall’alcol. Patrizia, invece di restare con le mani in mano, ha scelto di agire. La sua iniziativa è ancora in fase iniziale, ma ha già tutte le carte in regola per diventare un punto di riferimento nei fine settimana.

“Non giudico nessuno”, spiega. “Offro solo un’alternativa sicura”. La sua auto è attrezzata per ogni evenienza: un thermos di tè caldo, coperte per chi ha freddo e anche sacchetti per chi ha esagerato con l’alcol. Ma soprattutto, offre attenzione, umanità e zero giudizi.

Il servizio è disponibile prevalentemente nei fine settimana, ma Patrizia è pronta a rendersi utile anche in altri momenti, se necessario. I costi sono modici, pensati per essere accessibili a tutti: gli amici possono dividere la spesa e i genitori dormire più tranquilli. L’obiettivo non è fare impresa, ma prevenzione.

“Meglio un passaggio in più che una tragedia in meno”: con questa frase, Patrizia sintetizza l’anima del suo progetto. Una proposta che unisce buon senso, empatia e spirito di comunità, e che potrebbe presto diventare una rete strutturata di mobilità responsabile.

Per chi ha bisogno, basta una chiamata o un messaggio. Per chi conosce qualcuno che potrebbe usufruirne, un semplice passaparola può fare la differenza. Patrizia è pronta. E forse, da oggi, qualche genitore potrà chiudere occhio un po’ più serenamente.