Sfruttate per anni come fattrici sforna-cuccioli: ora Beatrice e Mary sono finalmente salve dall’incubo

Beatrice e Mary si trovano al rifugio I Fratelli Minori di Olbia. Per info su di loro, contattare 3334312878 - [email protected]
Già il termine suscita orrore. Le chiamano “fattrici”, come se non avessero alcuna identità se non quella di produrre cuccioli, spesso venduti per pochi soldi, trattati come semplici oggetti. La parola “fattrice” richiama l’idea di un meccanismo produttivo piuttosto che di una creatura vivente, capace di provare emozioni e meritevole di rispetto.
Se avete intenzione di acquistare un cane, informatevi sulle condizioni delle madri negli allevamenti. Chiedete di vederle, perché, purtroppo, molte femmine “di razza” vivono vite da incubo, nascoste “dietro le quinte” degli allevamenti. Queste povere creature, ridotte a macchine per la riproduzione, spesso non vengono mostrate dagli allevatori. Non sono in vendita, e rappresentano per loro solo una fonte di guadagno, essendo costrette a produrre cuccioli da vendere.
La loro esistenza è spesso un susseguirsi di sofferenze: vite trascorse a partorire una cucciolata dopo l’altra, fino a quando, sfinite, non sono più in grado di “produrre”. I loro bisogni etologici vengono ignorati: niente passeggiate, giochi o coccole, perché non sono funzionali al loro “lavoro”. In molti casi, queste femmine trascorrono l’intera vita rinchiuse in una gabbia, senza mai vedere il mondo esterno. Questo è il destino di molte cagne e gatte “di razza”, che a loro volta sono nate in condizioni simili.
Prima di acquistare un animale, riflettete attentamente. La scelta di comprare un cucciolo potrebbe alimentare un sistema che sfrutta e priva di dignità queste creature. Meditate, perché ogni scelta può fare la differenza per il futuro di questi esseri viventi.
Fatta questa premessa, vi raccontiamo di Beatrice e Mary, due cagnoline di tre anni, arrivate ieri al rifugio I Fratelli Minori di Olbia, dove hanno trovato una nuova speranza di vita. Per i volontari e il personale del centro, è come se fossero rinate nel momento in cui hanno varcato il cancello della struttura.
Il loro passato è segnato da sofferenze che ora devono essere dimenticate. Le due cagnoline sono state sfruttate come macchine per la riproduzione, con i loro cuccioli strappati al loro amore e venduti come oggetti. Una realtà crudele che, almeno per loro fortunatamente, si è conclusa con il loro arrivo al rifugio.
Beatrice e Mary saranno sottoposte a tutte le analisi necessarie per garantire il loro recupero fisico e mentale. Con pazienza e amore, il personale del rifugio si prenderà cura di loro, restituendo loro la serenità e la dignità che meritano.
Contatti 3334312878 – [email protected]
Estremi per donazione http://www.lidasezolbia.it/donazioni/
Per spedizione aiuti
LIDA Sez. Olbia – rifugio I Fratelli Minori
via Dei Cestai – 07026 Olbia (SS)
Codice Fiscale 5×1000 01976050904

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