Atalanta corsara a Cagliari: Zaniolo decide un match sofferto, rossoblù fermati da Carnesecchi
Nonostante un primo tempo di grande intensità e numerose occasioni, i rossoblù non sono riusciti a superare un Marco Carnesecchi in versione superman
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All’Unipol Domus il Cagliari esce sconfitto con l’onore delle armi contro l’Atalanta capolista.
Nonostante un primo tempo di grande intensità e numerose occasioni, i rossoblù non sono riusciti a superare un Marco Carnesecchi in versione superman. Il portiere della “Dea” è stato protagonista assoluto, con ben cinque interventi decisivi che hanno mantenuto inviolata la porta bergamasca. Il Cagliari di Nicola ha approcciato la partita con aggressività e determinazione, schiacciando a tratti l’Atalanta nella propria metà campo. Le occasioni per i sardi si sono sprecate, ma la precisione e la fortuna non sono state dalla loro parte.
L’unica vera chance per i nerazzurri nella prima frazione è arrivata con Brescianini, ma nulla più. Nella ripresa, Gasperini ha pescato la carta vincente dalla panchina: Nicolò Zaniolo, entrato dopo l’intervallo, ha sbloccato il match con un tiro preciso che ha battuto Sherri.
L’esultanza sotto la curva Nord ha acceso gli animi, scatenando la disapprovazione del pubblico cagliaritano. La partita è proseguita con il Cagliari all’assalto e l’Atalanta in difficoltà: Carnesecchi ha dovuto ancora superarsi per evitare il pareggio e salvare il risultato. La “Dea” ha rischiato fino all’ultimo, con Gasperini visibilmente contrariato per l’atteggiamento dei suoi. I rossoblù, invece, nonostante la sconfitta, hanno mostrato carattere e qualità, mancando solo nella finalizzazione. Alla fine, la capolista esce vincitrice grazie alla bravura del suo portiere e a una giocata di Zaniolo, mentre il Cagliari deve accontentarsi degli applausi e dei rimpianti per un risultato che avrebbe potuto essere diverso.
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In Sardegna esiste una cascata a forma di cuore: ecco dove si trova e come si chiama

L'acqua, che cade disegnando un profilo romantico sulla roccia, ha scavato nel granito una piscina naturale limpida e profonda, in uno scenario da fiaba.
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Esiste una Sardegna che non ha bisogno del mare per incantare. È una Sardegna fatta di silenzio, di vette aspre e di segreti custoditi gelosamente dalla macchia mediterranea. Nel cuore della foresta di Is Cannoneris, una delle aree montuose più vaste e incontaminate del Sud dell’Isola, si nasconde un gioiello naturale che pochi hanno avuto il privilegio di vedere: l’unica cascata a forma di cuore.
La cascata di Riu Alinu non è una meta per tutti. Per raggiungerla occorre lasciare alle spalle le spiagge affollate e addentrarsi in una gola stretta, sfidando un percorso che richiede impegno e spirito d’avventura. È forse proprio questa sua inaccessibilità ad averla preservata intatta, lontano dai flussi del turismo di massa, trasformandola in una leggenda per gli amanti del trekking più autentico.
Chi riesce a raggiungere la gola si trova davanti a uno scenario da fiaba. L’acqua, che cade disegnando un profilo romantico sulla roccia, ha scavato nel granito una piscina naturale limpida e profonda. A rendere il luogo ancora più magico è una piccola “mini spiaggia” di ciottoli, incorniciata da due cespugli di oleandri dai colori vividi che sembrano messi lì da un pittore per decorare il grigio del granito.
La cascata di Riu Alinu rappresenta l’essenza della montagna pulese: un paradiso selvaggio dove il tempo sembra essersi fermato. È un invito a scoprire una Sardegna diversa, fatta di vette che guardano lontano e di corsi d’acqua che disegnano forme inaspettate nella roccia. Un luogo che merita rispetto e silenzio, una sosta obbligata per chi cerca la bellezza pura, lontano da tutto e da tutti. Si ringrazia per i bellissimi scatti, Tore Orrù.
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