Un cammello a Uta: Caramello, l’ospite speciale dell’Isola dei ciuchini

Era stato ceduto da un circo e, all’arrivo a Uta, era parecchio magro ed emaciato: adesso sta benone e l’unica cosa che vuole è... essere coccolato. La storia del cammello Caramello a Uta
44 asini – 23 sardi puri con il pedigree e 21 bellissimi meticci – ma anche cani, pony, galline, conigli, caprette, gatti, cavalli e… persino un cammello: all’Isola dei ciuchini, oasi di bellezza a Uta, c’è proprio l’imbarazzo della scelta.
Sì, anche un cammello, esatto, ma viene da chiedersi quale sia la sua storia.
A risponderci, Luigi Antonio Suella, a capo dell’associazione.
«Tutto inizia con il compimento del mio 46esimo anno d’età,» dice Suella «quando la mia compagna mi ha regalato un biglietto per andare da una cara amica che mi avrebbe portato in un parco fantastico.»
Ultima settimana di febbraio 2020, quindi, l’ormai 46enne si aggira per questo parco con gli occhi a forma di cuore: tantissimi gli animali presenti.
«Il proprietario mi prese in simpatia e mi propose l’adozione di un cammello anziano. Ero al settimo cielo, dissi subito di sì.»
Ma poi il Covid si abbatte sulla vita delle persone, scombussolando tutto e anche Suella deve mettere in un angolo questo sogno: sì, era stata una meteora e aveva lasciato il segno, ma sembrava non si potesse più avverare.
«La speranza è l’ultima a morire: dopo la fine delle restrizioni, mi telefona il proprietario. Disse che non si era dimenticato di me, che il cammello anziano era meglio restasse lì per una questione di età e di abitudini, ma c’era un giovane cammello pronto per me. Era stato portato loro da un circo.»
Tutto viene quindi predisposto per l’adozione e il cammello arriva a Uta, nell’oasi degli asinelli e degli altri animali: l’Isola dei ciuchini ha conquistato una gemma preziosa. Soprannominato Caramello, vive in armonia con tutti gli altri membri del nutrito branco.
«Era in una condizione pietosa, molto magro, ma noi ci siamo impegnati per dargli il meglio e in pochissimo tempo ha ripreso peso e ha iniziato a stare molto meglio. È un animale così grande da poter fare persino paura, ma ha un cuore grande, è molto buono: ogni volta che lo coccolo mi trasmette tantissimo amore, è sempre un’emozione. Il mio obiettivo ora è solo fargli avere tutto quello che desidera, dargli sempre più attenzioni e amore: se lo merita. Volere bene a un cammello… e chi l’avrebbe mai pensato?»

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