Da Grillo a Morgan: quando i VIP hanno reso la Sardegna bersaglio di insulti e stereotipi
“Capre che puzzano, lo fanno con le pecore e mamuthones”: da Beppe Grillo a Vittorio Emanuele di Savoia, da Morgan a Paolo Villaggio, gli insulti alla Sardegna hanno una lunga (e triste) tradizione
La Sardegna non è immune agli attacchi di ignoranza e pregiudizio, spesso veicolati da personaggi pubblici che, con parole offensive, hanno alimentato stereotipi degradanti sui suoi abitanti. Da battute infelici a dichiarazioni esplicitamente razziste, ripercorriamo alcuni degli episodi più eclatanti che hanno indignato l’isola e i suoi abitanti.
Beppe Grillo. Il fondatore del Movimento 5 Stelle, noto per il suo umorismo spesso sopra le righe, in una serata in un disco pub ha commentato: “Belìn, c’è una puzza di ascelle che neanche nel Partito Sardo d’Azione”. La battuta, pur rivolta apparentemente al PSd’Az, è stata interpretata da molti come un’offesa generalizzata ai sardi. Nonostante la consueta difesa della “satira”, le reazioni non si sono fatte attendere, sottolineando la lunga storia di insulti rivolti all’isola anche da altre figure note.
Morgan. Il cantante e fondatore dei Bluvertigo, Morgan, nel 2013, riferendosi alla città di Olbia e ai sardi in generale, dichiarò: “Non vengo a Olbia per non essere assediato dai mamuthones”. Associando i sardi alla celebre maschera carnevalesca barbaricina, Morgan ridusse un simbolo culturale ricco di significati a uno stereotipo banale, offendendo molti.
Vittorio Emanuele di Savoia. Nel 2006, una telefonata intercettata ha immortalato il principe Vittorio Emanuele di Savoia mentre, parlando con il suo collaboratore, definiva i sardi come “capre” che “puzzano e basta”. Parole indegne, ancor più gravi considerando il ruolo di chi le ha pronunciate, che hanno sollevato un’ondata di sdegno.
Paolo Villaggio. Il celebre attore e comico Paolo Villaggio, noto per il suo humor irriverente, durante la trasmissione Brontolo nel 2012 fece una battuta infelice: “In Sardegna la natalità è scarsa in quanto ci si accoppia con le pecore”. Pur avendo successivamente cercato di scusarsi, le sue parole hanno lasciato un segno amaro.
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