In un’epoca in cui la longevità sembra dipendere sempre più dalla medicina moderna, Tzia Orsola Congia, di Sanluri, è la straordinaria eccezione che fa riflettere. Ha compiuto 100 anni, circondata dall’affetto della famiglia, e ha dimostrato come dedizione, lavoro e passione possano essere le chiavi per una vita lunga e in salute.

Foto Pierino Vargiu

Tzia Orsola è la testimonianza vivente che si può raggiungere il traguardo del secolo senza mai fare uso di occhiali, a differenza di molti suoi coetanei. Pochi affari, quindi, per gli oculisti! Non solo: ha vissuto senza riempire il suo corpo di medicinali e senza frequenti ricoveri in ospedale, il che avrà sicuramente reso felici farmacisti e ASL!

Foto Pierino Vargiu

Oltre a essere una grande imprenditrice (aveva un allevamento di 1000 galline), Tzia Orsola è stata una lavoratrice instancabile, nota per la sua passione per l’antica arte del telaio. Con le sue mani ha realizzato meravigliosi tappeti sardi, pezzi unici che raccontano la tradizione e la cultura della Sardegna per i quali ha ottenuto diversi riconoscimenti e premi. Ogni tappeto è il risultato di ore di lavoro, di amore per i dettagli e di un sapere tramandato con orgoglio.

Foto Pierino Vargiu

La vita di Tzia Orsola non è stata solo una testimonianza di longevità, ma un esempio di forza, determinazione e dedizione. La sua storia è quella di una donna che ha costruito il suo successo con il lavoro duro, diventando un punto di riferimento per la sua comunità. La sua figura ispira ammirazione e rispetto, non solo per la sua età, ma per l’eredità di valori che ha saputo trasmettere.

Foto Pierino Vargiu

Sanluri festeggia con orgoglio i 100 anni di Tzia Orsola Congia, una donna che ha vissuto con grazia e determinazione, mantenendo intatti i valori della tradizione. A lei va il riconoscimento di una comunità intera, che oggi più che mai guarda a lei come esempio di come si possa vivere una vita lunga e piena di significato.

Tanti auguri, Tzia Orsola!

Sorso è in lutto per la scomparsa di Antonello Cossu, 69 anni, farmacista e storico presidente dell’Asd Esperia, deceduto a causa di una malattia.

Cossu guidò l’Esperia dalla fine degli anni ’80 fino agli anni ’90, portando la squadra a competere in Promozione, e si distinse per il rapporto affettuoso con i giocatori, che trattava come membri della propria famiglia, e per la sua straordinaria generosità.

Tra gli atleti che hanno militato nella squadra sotto la sua presidenza ci sono nomi noti come Roberto Ennas, Mario Di Pasquale e Tore Porqueddu, oltre a talenti locali come Salvatore Marongiu e Tore Pinna, come riporta sui social l’attivista Valerio Piga. 

Numerose sono le testimonianze di stima e affetto: colleghi e calciatori lo ricordano come “una persona straordinaria, buona e gentile”, “troppo generoso” e “un uomo solare, che amava il calcio come pochi”. Pier Mario Fenu, cofondatore dell’Esperia, lo definisce “un fratello” e ricorda con emozione la vittoria del campionato 1991-92.

I funerali si terranno questo pomeriggio nella chiesa di San Pantaleo.