Gigi Riva, il bellissimo scatto mentre si allena con la maglia del Cagliari anni dopo il ritiro dal calcio
La foto di Gigi Riva che si allena con il Cagliari in ritiro nel 1979, nonostante avesse lasciato il calcio da quasi 4 anni.
Gigi Riva, il bellissimo scatto mentre si allena con la maglia del Cagliari anni dopo il ritiro dal calcio.
La foto di Gigi Riva che si allena con il Cagliari in ritiro nel 1979, nonostante avesse lasciato il calcio da quasi 4 anni.
Esiste una foto iconica di Gigi Riva in allenamento, spesso descritta come scattata a Coverciano, durante la preparazione della Nazionale Italiana per i Mondiali di Germania ’74. Un’immagine che ha attraversato decenni senza particolari dubbi, fino a quando un dettaglio curioso non ha sollevato un interrogativo: perché Riva indossa la maglia del Cagliari?
L’anomalia della maglia del club
Nei raduni della Nazionale, era consuetudine rispettare un rigoroso codice non scritto: i calciatori vestivano l’azzurro e non certo le maglie dei loro club. Vedere Riva, il leggendario “Rombo di Tuono”, con la maglia rossoblù del Cagliari in un contesto simile appare dunque strano. Questo elemento, apparentemente secondario, apre una possibilità affascinante: e se quella foto non fosse stata scattata a Coverciano?
Il ritiro del Cagliari ad Asiago nel 1970
Nel 1970, il Cagliari si laureò campione d’Italia, entrando nella storia del calcio italiano. Durante l’estate di quello stesso anno, la squadra sarda scelse Asiago, in Veneto, come sede del ritiro estivo, e disputò diverse amichevoli nella regione. Tra queste, una si svolse a Montebelluna, nel campo “X Martiri”, mentre altri allenamenti avrebbero potuto tenersi lungo il Piave, vicino al Montello, dove all’epoca esistevano campi regolamentari adatti a tali occasioni.
Le colline del Montello: un indizio visivo
Guardando con attenzione lo sfondo della foto, emergono ulteriori dubbi. Le colline che si intravedono dietro Riva e gli spettatori non sembrano quelle tipiche della piana di Coverciano, ma somigliano piuttosto ai profili ondulati delle colline del Montello, accanto al Piave. Questo dettaglio visivo potrebbe suggerire che la foto sia stata scattata proprio durante uno di quegli allenamenti estivi del Cagliari, e non nel ritiro della Nazionale.
Un ricordo che diventa storia
L’idea che questa immagine non rappresenti Coverciano, ma un allenamento del Cagliari nel 1970, non cambia il valore della foto, ma lo arricchisce di nuovi significati. Si tratterebbe di un prezioso frammento di storia calcistica locale, un ricordo che lega il mito di Gigi Riva non solo al Cagliari, ma anche al territorio veneto e ai campi lungo il Piave.
Conclusione
Sebbene la foto sia stata a lungo associata ai Mondiali del ’74, è plausibile che sia in realtà legata a un altro momento della carriera di Riva, durante il ritiro del Cagliari da campione d’Italia. La maglia rossoblù, le colline sullo sfondo e la passione dei tifosi raccontano una storia diversa, che rende questa immagine ancora più affascinante. Un enigma che ci ricorda quanto la memoria e i dettagli possano riscrivere, in parte, la storia del nostro calcio.
L’arcano viene svelato in un commento da un lettore del gruppo Facebook “Le più belle foto sportive”. L’utente posta una foto di un settimanale dell’epoca: la pagina è quella dell’Intrepido dell’estate 1979 e Riva si trova in ritiro con il Cagliari, allenato da Mario Tiddia, appena risalito in serie A. Qui Riva si allena nonostante non giochi più da circa quattro anni e si tiene in forma con la squadra. Nella foto sotto la prova.
A partire dal 1979, dopo aver ottenuto il patentino da allenatore, Riva decise di intraprendere una carriera dirigenziale all’interno della società, assumendo un ruolo chiave come responsabile della prima squadra. In questa posizione, svolgeva un compito fondamentale come punto di collegamento tra lo spogliatoio e i vertici dirigenziali, contribuendo a mantenere un dialogo costante e produttivo tra giocatori, staff tecnico e società.
La sua attività come dirigente proseguì con successo anche nei primi anni Ottanta, un periodo segnato da prestazioni significative del club, ancora guidato in panchina da Tiddia. Tra i risultati di maggior rilievo di quel periodo spicca il sesto posto ottenuto nella stagione 1980-81, che rappresentò un importante traguardo per la squadra e testimoniò l’efficacia del lavoro di raccordo tra il campo e l’ambiente societario.
Il suo impegno andava oltre il semplice ruolo operativo: era una figura di riferimento, capace di creare un clima di unità e coesione, essenziale per affrontare le sfide di un campionato sempre più competitivo. La sua esperienza, unita alla conoscenza profonda delle dinamiche interne, lo rese una risorsa insostituibile in un momento cruciale della storia della società. Un ruolo che poi rivestì anche in Nazionale.
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