Un tragico incidente si è verificato la notte scorsa sulla strada provinciale 78, nei pressi di Carbonia.  Intorno a mezzanotte e mezza, un uomo di 45 anni ha perso il controllo della sua moto, andando a schiantarsi violentemente contro il guardrail. Le cause dell’incidente restano ancora da accertare, ma sulla strada è ben visibile una frenata di circa 5 metri, segno di un probabile tentativo disperato di evitare l’impatto.

Nonostante l’intervento tempestivo dei sanitari, giunti sul luogo dell’incidente, tutti i tentativi di rianimare il motociclista si sono rivelati purtroppo vani. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Narcao, che hanno avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.

L’incidente ha scosso profondamente la comunità locale, gettando nello sconforto amici e familiari della vittima, che lascia dietro di sé un vuoto incolmabile.

In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.

Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.

Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.