Emilia Palomba, artista e ceramista sarda: raffinata creativa, amata dal jet set mondiale tra gli anni ’60 e ’70
Le sue realizzazioni, ispirate inizialmente alle antiche tradizionali arti tessili sarde, dalla fine degli anni Settanta approdano ad una più matura produzione, introducendo complementi d'arredo e bigiotteria che varcano i confini dell'Isola e dell'Italia.
Emilia Palomba (Cagliari 1929-2020) è un nome che ha lasciato un segno profondo nell’arte della ceramica, non solo in Sardegna ma anche a livello internazionale. Nata a Cagliari, si trasferì a Roma per frequentare il Liceo Artistico, e fu proprio in questa città che mosse i primi passi come artista, aprendo un laboratorio in via Margutta, famosa per essere una strada ricca di creatività e arte. Tuttavia, il ritorno in Sardegna rappresentò una svolta decisiva nella sua carriera.
Invitata dall’architetto Ubaldo Badas, Emilia partecipò alla decorazione del Padiglione dell’Artigianato di Sassari, un progetto che la vide collaborare con artisti di grande rilievo come Gavino Tilocca e Giuseppe Silecchia. Questo progetto le permise di entrare a pieno titolo nella scena artistica sarda e di esprimere appieno il suo talento.
Nel 1956, Emilia Palomba inaugurò il suo studio e laboratorio di produzione a Cagliari, dove sviluppò uno stile inconfondibile. Le sue opere spaziavano da decorazioni geometriche a forme più astratte, utilizzando ceramiche smaltate dai colori brillanti e combinando tecniche come l’applicazione di smalti in oro giallo o, più raramente, platino su superfici come il “biscotto”. Questi lavori di grande raffinatezza catturarono presto l’attenzione delle famiglie più agiate di Cagliari e, successivamente, delle ville più prestigiose della Costa Smeralda.
La creatività e l’eleganza delle opere di Emilia Palomba non passarono inosservate a figure di spicco a livello mondiale. Il suo laboratorio divenne un punto di riferimento per artisti e personalità influenti. Maria Lai, una delle più celebri artiste sarde, trovò ispirazione nel lavoro di Emilia, contribuendo a formare una delle correnti artistiche più rilevanti della regione. Tra i suoi visitatori illustri si ricordano figure come l’Aga Khan e il magnate greco Stavros Niarchos, che le commissionarono opere per arricchire le loro residenze di lusso.
Un episodio particolarmente significativo fu la visita della Principessa Grace Kelly nel suo laboratorio in via Abruzzi, a Cagliari. In quell’occasione, la Principessa di Monaco ordinò una collezione di ceramiche per le sue dimore, consacrando ulteriormente l’importanza internazionale del lavoro di Palomba.
La fama dell’artista cagliaritana si diffuse rapidamente oltre l’Italia, tanto che persino il Presidente degli Stati Uniti Richard Nixon acquistò alcune delle sue opere per decorare gli uffici della Casa Bianca. Questo rappresenta uno dei momenti più alti nella carriera di Emilia Palomba, la cui arte continua a testimoniare la raffinatezza e la creatività sarda a livello globale.
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