Isola in corteo per il territorio: “No alle speculazioni energetiche”

Un'importante manifestazione per dire "no" alla speculazione energetica e delle rinnovabili. Questa mattina a Cagliari un lungo corteo da piazza dei Centomila sino al palazzo del Consiglio Regionale.
A Cagliari un lungo corteo per dire “no” alle speculazioni energetiche e delle rinnovabili. Da piazza dei Centomila, ai piedi della gradinata di Bonaria, passando per via Bottego e viale Bonaria. Tappa finale il palazzo del Consiglio Regionale di via Roma.
Sono arrivati da diverse parti della Sardegna. Dal Cagliaritano al Medio-campidano, Marmilla, Sulcis, Gerrei, Sarcidano e Trexenta. Ma anche da Alghero, Sassari e Ittiri. Tanti comitati, associazioni, movimenti e semplici cittadini hanno sfilato a Cagliari. Molto si sono svegliati molto prima dell’alba, affrontando un lungo viaggio per poter essere presenti. “Le pale non le vogliamo”, “A foras is palas”, “No alle speculazioni energetiche”, i cartelli e gli striscioni di protesta.
“Pratobello 2024, firma anche tu”.
Nelle ultime settimane il boom delle sottoscrizioni, in diversi municipi isolani e tra i banchetti allestiti per le strade, della legge di iniziativa popolare. Superata ogni più rosea aspettativa: le lunghe file delle scorse settimane si sono tradotte in migliaia di sottoscrizioni. Qualcuno ne ha approfittato anche oggi. Ma c’è tempo sino al prossimo 16 settembre, poi la parola passa ai banchi del Consiglio Regionale. A Cagliari i sostenitori di Pratobello saranno presenti il prossimo 4 settembre, in piazza Garibaldi, e 7 settembre, a San Benedetto. Prevista inoltre una manifestazione conclusiva per il 25 settembre.
Stamattina intanto il corteo di protesta. Tantissime le bandiere dei Quattro Mori insieme a quelle dei vari comitati del territorio. Presenti anche sigle sindacali come USB e Cobas. A sostenere Pratobello 2024 anche il comitato Quartu-No Tyrrhenian Link, con una delegazione presente al corteo. Insieme, tra i vari, al Movimento Pastori Sardi, Sardegna Pulita, S’Entu Nostu, Stati Uniti di Italia, Is Pipius Non Si Tocant e i sindaci di diversi comuni, con fascia tricolore.
Il corteo, tagliando per la via Cavour, è arrivato sotto il palazzo del Consiglio Regionale. “A foras Terna de sa Sardigna”, il coro di protesta al passaggio sotto il palazzo della società e di Enel in piazza Deffenu.
“La chiamano transizione energetica ma è solo speculazione”. E ancora, “Il popolo sardo decide per sé. La Sardegna non ha aree idonee per la transizione devastante”.

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