Da “Tell me Why” a “T’ollu nai”, Backstreet Boys e altri brani in versione sarda: Luca Espa e la sua musica

Da "Tell me Why" a "T'ollu nai", la celebre band dei Backstreet Boys riadattata in versione sarda: sui social spopola il cantante quartese Luca Espa. Brani nazionali, internazionali e musiche dei film di animazione: dal talento del giovane quartese tante le cover in salsa isolana.
Le basi e la musica sono identiche. Da “Tell me Why” a “T’ollu nai”, la celebre band dei Backstreet Boys riadattata in versione sarda: sui social spopola il cantante quartese Luca Espa. Microfono e cassa in giro per la Sardegna e non solo. E dal suo talento ecco le cover di varie hit in salsa isolana. Un’arte vissuta per passione, che spesso può aiutare a essere più sereni e felici.
Luca Espa ha 28 anni, ma sin da piccolo non può fare a meno del suo amore per la musica. “Ho iniziato a cantare in maniera naturale, – spiega – nel condominio di casa quando nessuno c’era. Già dall’età di due anni mi piaceva imitare le band allo specchio riproducendo le loro movenze”. Una passione che per Luca, un trascorso nel liceo musicale e tanto studio da autodidatta, non può che diventare il lavoro della vita. Soprattutto grazie al supporto di chi ha creduto in lui, anche in periodi non facili della sua vita. “La zia di una mia ex fidanzata mi ha spronato alla musica e al canto, facendomi da vocal coach. In alcuni mesi mi ha trasformato in ciò che sono. Posso dire che la musica mi ha aiutato a superare la solitudine e ora mi permette di dare un senso alle cose ed essere felice”.
Canzoni e cover lanciate su Facebook, dall’età di 17 anni. “Col tempo, però, la cosa è diventata più sporadica, per il fatto di aver perso i contatti con le persone che mi facevano registrare. Poi nel 2019 ho iniziato a fare l’artista di strada, vivendo delle offerte delle persone. Ho girato non solo la Sardegna, ma buona parte d’Italia”.
Una vita un po’ all’avventura per Luca che mette insieme le sue passioni. “Amo viaggiare. Unire il mio lavoro alla possibilità di girare il mondo è un sogno. Poi, per avere qualcosa di più concreto, ecco che ho studiato e mi sono reso autosufficiente nella produzione di video e audio”. Un ricco ricco repertorio italiano e internazionale, sempre un po’ adattato a luoghi e momenti. “Ho sempre girato la Sardegna con una mia tabella di marcia, alle sagre, alle feste e dappertutto. A volte posso provare sentimenti di tristezza, ma questa cede quando c’è la musica”.
Non solo “Tell me why”, del brano “I want it that way” dei Backstreet Boys. Sui social infatti Luca si esibisce con le cover in sardo dei brani nazionali e internazionali, insieme alle musiche dei film di animazione. Da “Cinque giorni” di Zarrillo ad “Albachiara” di Vasco Rossi, passando per “Hercules”, “Aladdin” e “Frozen”. Per un pubblico al completo, dal bambino all’adulto. “Non si tratta di traduzioni e non sono proprio parodie. – spiega Espa – Sono dei riadattamenti. Io gioco con il suono delle parole e rimescolo il significato dell’originale, provando a farlo suonare. In un giusto connubio, cerco di mantenere lo stesso messaggio del cantante d’origine, creando qualcosa di gradevole per chi ascolta. La versione sarda dei Backstreet Boys? Per me è stato come rendere grazie a ciò che sono stato e a ciò che ho continuato a fare sempre”. E i follower gradiscono eccome. “Questo mi rende orgoglioso e mi dà uno stimolo a continuare. Il sardo? Una lingua che spero un giorno possa diventare musicalmente come il neomelodico napoletano”.
Per Luca la musica è mezzo di comunicazione e condivisione. Anche dei propri sentimenti ed emozioni. “Vorrei che il mio pubblico sui social conoscesse chi sono. Voglio usare la musica perché possa sentirmi sempre meno solo e le persone possano parlare con me e percorrere insieme quello che vedo come un mio viaggio. Ogni cosa che io faccio deve essere eterna e i propri piaceri bisogna viverli come passioni”. E per il futuro, “mi piacerebbe vivere di musica e avere accanto tante persone che mi vogliono bene. Insomma, essere felice di quello che faccio”.

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