Daisy è una rinuncia di proprietà, uno di quei cani che qualcuno ha adottato e di cui dopo un po’, ha deciso di non volersi più occupare. Ecco così che la piccola è arrivata al rifugio I Fratelli Minori di Olbia, letteralmente disperata e terrorizzata.

“Gli animali sono esseri senzienti. Sono come un figlio, una volta arrivati ci sono tante responsabilità. Non prendeteli se non siete in grado”, questo l’appello delle volontarie dopo aver assistito alla disperazione di Daisy, abbandonata da quelli che credeva i suoi familiari.

Daisy è una taglia piccola, non ha neanche 1 anno e dopo la sterilizzazione potrà andare in adozione in Sardegna, dove si trova al momento ma anche in centro e Nord Italia.
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In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.

Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.

Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.