Elezioni Cagliari 2024. Emanuela Corda: “Partecipazione attiva, taglio agli sprechi e rispetto dei regolamenti”

Ecco l’intervista alla candidata Emanuela Corda, alla guida di Alternativa.
Sabato 8 giugno dalle ore 15 alle ore 23 e domenica 9 giugno dalle ore 7 alle ore 23 si vota a Cagliari per l’elezione del sindaco e per il rinnovo del Consiglio Comunale. Abbiamo rivolto ai cinque candidati alla carica di primo cittadino 10 domande (uguali per tutti) sul futuro e le prospettive della città.
Ecco l’intervista alla candidata Emanuela Corda, alla guida di Alternativa.
Si presenti e ci dica perché si è candidata.
Sono la Presidente nazionale di ALTERNATIVA, il partito che si è formato in parlamento nel 2021 all’indomani del NO alla fiducia a Draghi. Faccio parte del gruppo di oltre 40 parlamentari del “fu M5Stelle” cacciati dal partito di Conte per non essersi piegati al governo tecnico dell’eurocrate e alle sue leggi liberticide come la guerra, la mano libera all’assalto eolico, l’obbligo vaccinale, la legge Cartabia e molte altre schifezze. Oggi mi candido sindaco di Cagliari per proporre un metodo di fare politica antitetico al sistema bipolare basato sul ricatto del voto utile a destra o sinistra senza possibilità di alternative. Noi siamo la “scelta alternativa”, quella senza debiti di riconoscenza ne sudditanza al sistema.
Quali sono i tre punti principali del suo programma?
I nostri tre punti di forza a livello programmatico sono senza dubbio la “partecipazione attiva” del cittadino alle scelte amministrative, la garanzia che metteremo mano e verificheremo le aree di spreco e di sperpero su tutte le gare e gli affidamenti fatti in base alla logica delle emergenze e con scarso rispetto della cosa pubblica, il ripristino del rispetto dei regolamenti cittadini e del rispetto verso le persone e il patrimonio in un’ottica di un rinnovato e più consapevole senso civico.
Se dovesse essere eletta, qual è il provvedimento più importante che intende adottare nei primi 100 giorni di mandato?
Il primo provvedimento riguarderà senz’altro la riorganizzazione di tutti gli uffici che saranno rimessi in stretta connessione per competenze e operatività.
Quali progetti intrapresi dall’amministrazione ritiene validi e quali invece crede che andrebbero modificati?
Riguardo la passata amministrazione, ci sono state alcune iniziative positive come le isole ecologiche automatiche, ma con tutti i disastri compiuti ho difficoltà ad individuare cose positive. L’alto numero di cantieri aperti in un lasso temporale molto breve senza programmazione né pianificazione degli effetti reali su traffico e viabilità, è stato un autentico disastro.
Igiene urbana. Come considera le politiche attuate dalle precedenti amministrazioni? Eventualmente, cosa intende fare per migliorare il servizio?
Credo che la città non sia mai stata così sporca come in questi ultimi anni. Quando c’era la giunta Zedda si faceva almeno il lavaggio delle strade, ora non si vede una idropulitrice neppure per sbaglio. Occorre subito la ed prima cosa liberare le strade dai cumuli di rifiuti ammassati ovunque. Specialmente in periferia. Verificare il perché la differenziata non avvenga con regolarità e ciascuno faccia come gli pare gettando rifiuti in eccesso al di fuori dei martelli preposti. Inserirei inoltre per l’indifferenziata dei mastelli con la scheda per monitorare i consumi e produrre risparmi concreti sulla TARI che oggi è alle stelle.
Emergenza abitativa. Cagliari, come tante altre città, sta affrontando un’emergenza abitativa sia per quanto riguarda gli acquisti che gli affitti degli immobili. Cosa intende fare a tal proposito?
L’emergenza abitativa è un problema annoso che ha ragioni anche da ricercare nelle scellerate politiche nazionali di un mercato che privilegia le piattaforme online gestite da società straniere con favori fiscali e regalini in termini di salvacondotti sull’evaso. Questo mercato drogato favorisce la logica degli affitti brevi finalizzati ad turismo mordi e fuggi. Intanto il comune potrebbe iniziare a valorizzare edifici abbandonati attivando azioni di recupero e rimessa in sicurezza, portando avanti anche degli accordi con la Difesa sia per creare nuovi alloggi per edilizia popolare senza nuovo consumo di suolo che luoghi deputati ad accoglimento di associazioni del terzo settore in comunità che creino valore sociale, cultura e piccola economia. Rivitalizzare i quartieri con il commercio di prossimità, un serio piano per il commercio e un sistema di regole serie e ben applicate, servirebbe inoltre a riportare abitanti nel centro storico per una rinnovata vitalità, incentivando gli affitti più lunghi e il ritorno dei cagliaritani in città.
Sicurezza. Ritiene che Cagliari sia una città sicura? Cosa si potrebbe migliorare?
Cagliari oggi è una città insicura. Questo poiché non vengono fatte alcune cose essenzialmente: applicazione di regolamenti e ordinanze, assunzione di personale tra le forze di polizia urbana di qui la necessità del comparto unico regionale per adeguamento stipendiale, sinergia pianificata con la prefettura, tra forze dell’ordine e polizia locale e istituzione di gruppi civici a presidio del territorio. In ultimo lavorare sugli indici delle fragilità quartiere per quartiere e cercare di rimuovere le cause del degrado morale e civico.
Trasporti. Considera sufficiente l’attuale offerta di mobilità pubblica e leggera? Quali migliorie crede che andrebbero apportate al sistema trasportistico cittadino?
Manca un piano integrato della mobilità che rimetta in connessione trasporto pubblico e privato. Occorre subito ristabilire le connessioni tra i quartieri periferici o quelli ubicati nella carte alta della città come Castello. Potenziare il trasporto pubblico con mezzi ecosostenibili e nuove proposte di mezzi moderni e all’avanguardia può iniziare a lenire i disagi dei cittadini che ogni giorno affrontano la jungla urbana, come primo passo.
Cosa pensa dei suoi avversari?
Non ho appunti sui miei avversari a livello personale quanto piuttosto sul sistema di cui si fanno testimoni e rappresentanti. Riferendomi in particolar modo agli assembramenti di destra e sinistra credo che la loro proposta sia viziata dal peccato originale dell’incoerenza, del cerchiobottismo e del presentarsi con un raggruppamento di tanti cespugli provenienti da aree e interessi contrapposti. Mettere insieme aglio e cipolla per vincere a tutti i costi non è un modo di fare politica consono, né credibile.
Faccia un appello al voto agli elettori.
Mi auguro che gli elettori abbiano capito cosa stia succedendo. Quanto sia insidioso portare avanti un sistema autoreferenziale e antidemocratico basato sulla logica del voto utile solo per chi lo pretende. Chiedo agli elettori cagliaritani di fare una scelta libera e coraggiosa: chiedo loro di scegliere ALTERNATIVA con Emanuela Corda sindaco perché abbiamo già dimostrato coerenza e rispetto delle istituzioni in parlamento. Perché abbiamo un programma chiaro che porteremo avanti senza ricatti di altri partiti di sistema e perché ci presentiamo con l’intento di riportare la politica al suo ruolo originario di “servizio al cittadino”. Spero che gli elettori ricomincino ad esercitare il diritto al voto senza sentirsi impegnati dalle solite promesse estorte dai soliti dinosauri della vecchia politica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA