Lo sapevate? In Sardegna ci sono ben 25 varietà di ciliegie. Ecco un’idea per come gustarle: sotto spirito

Sono uno dei frutti di stagione più attesi e apprezzati ma forse non tutti sanno che la nostra Isola può vantarne ben 25 varietà. Nell'articolo l'antica, ma sempre attuale, ricetta sarda per preparare le ciliegie sotto spirito.
Le ciliegie, autentico simbolo della stagione, rappresentano uno dei frutti più amati e deliziosi che la natura possa offrire. La loro dolcezza irresistibile e la consistenza succosa le rendono una vera gioia per il palato, soprattutto durante i mesi in cui raggiungono il loro massimo splendore. In Sardegna, terra di tradizioni e biodiversità, questo frutto assume un fascino particolare grazie alla straordinaria varietà di specie presenti sull’isola. Ogni sub-regione sarda ha un legame speciale con le ciliegie, tanto che il loro nome varia significativamente a seconda della zona: in alcuni luoghi vengono chiamate cerexia, in altri ceresia, kariasa o ariasa. Questa ricchezza di denominazioni non è solo una curiosità linguistica, ma riflette la profondità della cultura e delle tradizioni locali, dove ogni varietà di ciliegia racchiude sapori unici e storie di coltivazione tramandate di generazione in generazione.
Nomi diversi, ma tutti derivanti da una radice greca comune: kérasos. Questo frutto può derivare da due specie botaniche differenti: il ciliegio dolce (chiamato Prunus Avium) e il ciliegio visciolo (Prunus Cerasus), quello delle marasche e delle amarene che sono generalmente ritenute ciliegie acide.
Tuttavia grazie alle ricerche condotte dall’azienda sperimentale del CNR (Centro Nazionale di Ricerca) a Nuraxinieddu (OR) e quelle dell’Ispa (Istituto di scienze delle produzioni alimentari, sezione di Sassari), oggi possiamo dire che vi sono la bellezza di venticinque varietà di ciliegie sarde, eccone alcune:
Ciliegia furistera: prodotta particolarmente nel Montiferru, è una ciliegia croccante e dolce
Ciliegia tenalgia: molto piccola ma dall’aroma intenso
Ciliegia carruffale: dal gusto agrodolce
Ciliegia Comuna: coltivata insieme alla Cordoffali, nei territori di Lanusei
Ciliegia Ispiritu o Barracocca: nota per essere particolarmente adatta alla conservazione nell’acquavite.
E dopo averne gustato un’infinità ecco un’idea sul loro utilizzo: di seguito per voi una ricetta sarda molto antica ma sempre attuale (e facilissima!): le ciliegie sotto spirito.
Ingredienti:
1 kg di ciliegie
300 g di zucchero
700 ml di alcool a 70°oppure Fil’e ferru (acquavite)
Preparazione:
Dopo aver lavato accuratamente le ciliegie e eliminato il picciolo, lasciatele asciugare per bene. In un pentolino versate insieme l’acqua e lo zucchero e fate bollire per circa 15 minuti a fuoco medio-basso.
Dopo aver fatto raffreddare lo sciroppo, aggiungete l’alcool o l’acquavite, avendo cura di mescolarlo per bene.
Posizionate le ciliegie all’interno di alcuni vasetti di vetro e ricopritele interamente con lo sciroppo alcolico ottenuto. Chiudete i vasetti e lasciate riposare in un luogo fresco e buio, per almeno due mesi prima di consumarle.
(Botteega)

© RIPRODUZIONE RISERVATA