Questa mattina si è verificato un grave incidente sul lavoro in via Cocco Ortu a Cagliari: mentre lavoravano su un balcone di un edificio, il cestello su cui si trovavano due operai si è ribaltato, causando la caduta di uno di loro nel vuoto.

Il lavoratore coinvolto, un uomo di circa 40 anni, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Brotzu di Cagliari con un trauma multiplo, classificato in codice rosso.

L’incidente è avvenuto all’altezza del civico 7, non distante dal mercato civico, situato in pieno centro della città.

Al momento, le cause precise dell’incidente non sono state ancora accertate. Gli operai si trovavano su un elevatore a una altezza di quattro metri mentre lavoravano sull’intonaco di un balcone.

I colleghi presenti sul posto hanno immediatamente prestato soccorso al ferito, mentre sul luogo dell’incidente sono intervenute le ambulanze del 118.

Attualmente, il ferito è ricoverato al pronto soccorso e il personale dello Spresal è sul posto per ricostruire l’accaduto in dettaglio e stabilire le cause dell’incidente.

Cagliari, botte e minacce agli anziani genitori: arrestato.

Un episodio inquietante ha scosso la città di Cagliari, dove un giovane di 28 anni è stato arrestato e portato nel carcere di Uta a seguito di una lunga serie di comportamenti violenti nei confronti dei propri genitori.

La notizia, emersa nelle ultime ore, ha destato attenzione e preoccupazione tra i cittadini, sottolineando la gravità della violenza domestica anche all’interno delle mura familiari.

Le vittime, due anziani coniugi pensionati, hanno trovato il coraggio di denunciare le ripetute aggressioni fisiche, le minacce e le umiliazioni subite da parte del figlio, un pregiudicato noto per le sue condotte problematiche. Le indagini condotte dai carabinieri, avviate in seguito alla denuncia degli stessi genitori, hanno evidenziato un quadro di violenza domestica allarmante, ritenuto talmente grave da indurre l’autorità giudiziaria a intervenire con una misura restrittiva.

Il giovane, una volta rintracciato, è stato accompagnato presso la caserma dei carabinieri, dove sono state espletate le formalità di rito prima di essere trasferito nel carcere di Uta. In questo momento rimane a disposizione delle autorità, mentre la comunità si interroga su come fenomeni simili possano trovare spazio anche in contesti familiari considerati normalmente sicuri.