Ieri a Settimo San Pietro, i Carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Quartu Sant’Elena hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, per danneggiamento seguito da incendio, un trentenne del luogo, disoccupato, noto alle forze dell’ordine.

Dalla visione di alcuni sistemi di videosorveglianza privati i militari dell’Arma avrebbero riconosciuto il giovane come il responsabile dell’episodio delittuoso verificatosi nella notte precedente. Un uomo a capo scoperto aveva innescato un incendio sulla ruota anteriore destra di una Ford Focus di proprietà di un 40enne, operaio edile di Settimo.

Il fuoco aveva danneggiato tutta la parte anteriore della Focus, che non potrà essere recuperata né da meccanici né da carrozzieri. Per quanto hanno potuto apprendere i Carabinieri, non essendovi motivi di risentimento fra i due l’incendio potrebbe essere stato appiccato a scopo di mero diletto.

Due minorenni sono stati arrestati e trasferiti in una comunità su disposizione del G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Cagliari, su richiesta della Procura. L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile della Questura, ha fatto luce su una serie di episodi di violenza avvenuti nella notte del 9 marzo 2025 nel centro storico del capoluogo sardo.

I due giovani sono accusati di aver partecipato, insieme a tre maggiorenni già arrestati lo scorso 30 giugno, a una rapina aggravata, lesioni personali gravi e danneggiamento. Le indagini hanno ricostruito le azioni del gruppo, che avrebbe aggredito un giovane in piazza Sant’Eulalia colpendolo con calci, pugni e un manganello telescopico, per poi derubarlo di una collanina d’oro. La vittima ha riportato ferite giudicate guaribili in 30 giorni.

Poco dopo, il branco si sarebbe spostato in un locale di via Barcellona, dove avrebbe aggredito due clienti e danneggiato gravemente arredi e strutture.

Determinante per l’identificazione dei responsabili è stato il lavoro della Polizia, che ha incrociato le immagini delle telecamere di videosorveglianza con le testimonianze raccolte e i riconoscimenti fotografici, arrivando a ricostruire con precisione la dinamica degli eventi e il coinvolgimento degli indagati.