Un ragazzo accoltellato, un’edicola devastata dai vandali, meno trenta per cento di fatturato rispetto allo scorso anno. Questa è la fotografia di quanto accaduto in piazza Yenne la notte di Capodanno. I titolari dei locali, 15, si sono incontrati per fare un bilancio sia in termini economici che di gestione degli spazi nel corso della notte di Capodanno. Gli esercenti parlano di un “Capodanno differente dal punto di vista economico registrando anche un 30% in meno rispetto all’anno scorso, ma la nota dolente è stata nonostante la presenza di tanti avventori”.

Nel dettaglio si riferiscono a quanto accaduto il 31 dicembre: un ragazzo è stato accoltellato e un’edicola è stata vandalizzata, quindi lamentano la mancanza di sicurezza. Tanto che alcuni, non riuscendo a gestire i pochi arrivati in piazza (circa duemila), hanno dovuto abbassare le serrande prima dell’orario previsto. “La nota peggiore è che Il salotto di Cagliari per un giorno è stato la periferia della città”, dicono gli operatori, “ci siamo messi in gioco per cercare di realizzare un piccolo evento che avrebbe dato un pò di decoro in più in piazza anche grazie alla sicurezza privata prevista nel progetto presentato al Comune di Cagliari, invece la piazza è rimasta abbandonata a se stessa. Veniamo attaccati dall’amministrazione quando arrivano le crociere e mancano i servizi, ma non si prende in considerazione la pulizia della città, non è certo colpa nostra se è sporca, come nel caso della mattinata di ieri, lunedì 1 gennaio, quando abbiamo potuto registrare l’assenza di operatori ecologici”.

Gli operatori avrebbero voluto offrire a turisti e residenti un evento dal vivo come un piccolo concerto di un gruppo di musicisti per animare il cuore della città anche, tra le altre cose, con un dj set, ma dopo numerose rassicurazioni verbali, non è arrivato il via libera da parte dell’amministrazione comunale.

Il Sulcis piange una vittima in circostanze di una tragica fatalità. Mercoledì sera, durante il violento temporale che ha investito la zona, Fernando Pirosu, 67 anni originario di Teulada ma residente a Sant’Anna Arresi, ha perso la vita in un modo sconvolgente.

L’uomo si trovava nella sua proprietà in località Foxi, dove si era recato per accudire il suo bestiame. Il dramma si è consumato mentre il signor Pirosu era sotto la doccia. Un fulmine si è abbattuto nelle immediate vicinanze del terreno circostante e, attraverso il terribile e imprevedibile fenomeno della conduzione elettrica, ha raggiunto l’interno dell’abitazione.

La scarica elettrica, propagatasi dall’esterno, è risultata fatale per il 67enne. La violenza del fenomeno atmosferico ha trasformato un momento di routine in una tragedia assurda e ineluttabile. Come riportato da “L’Unione Sarda” nella ricostruzione dei fatti, la folgorazione non ha lasciato scampo a Fernando Pirosu. Nonostante l’allarme, ogni soccorso è stato vano.