La Sardegna è famosa per le sue spiagge mozzafiato e le montagne selvagge, ma poche escursioni combinano entrambe queste caratteristiche meglio dell’avventura che va da Golgo a Cala Goloritzé. Questo sentiero è una delle gemme nascoste della Sardegna, una faticosa ma gratificante escursione attraverso una natura incontaminata che culmina in una delle spiagge più iconiche dell’intero mar Mediterraneo, accessibile solo in questo modo o dopo una lunga nuotata dalla barca.

Preparazione per l’Escursione

Prima di intraprendere questa avventurosa escursione, è importante pianificare accuratamente e prepararsi adeguatamente. Ecco cosa dovresti sapere prima di iniziare:

Equipaggiamento: Assicurati di avere l’equipaggiamento giusto. Un paio di scarpe da trekking robuste, abbigliamento comodo a strati, almeno 2 litri d’acqua per ogni persona, cibo comodo, energetico e che occupa poco spazio (panino, biscotti) una mappa dettagliata della zona, una bussola.

Stagione migliore: La migliore stagione per questa escursione è la primavera o l’autunno, quando le temperature sono più miti. L’estate può essere molto calda, mentre l’inverno può essere freddo e piovoso. Se volete godere appieno del mare di questa località potete optare per l’estate, ma avendo cura di svolgere il trekking in orari intelligenti: partenza la mattina prima delle 9, rientro dopo le 17. Non partite più tardi di quest’ora per evitare di ritrovarvi al buio.

Permesso di accesso: è necessario un permesso per accedere a questa area protetta, fruibile con ticket e a numero chiuso. Assicurati di ottenere il permesso tramite la piattaforma online disponibile su questo sito: https://heartofsardinia.com/.

Guida locale: Se non sei un escursionista esperto o non conosci bene la zona, considera l’opzione di assumere una guida locale. Sarà in grado di arricchire la tua esperienza con conoscenze sulla flora, la fauna e la storia della regione.

Partenza da Golgo

La tua avventura inizia dall’altopiano di Golgo, situato nelle vicinanze del villaggio di Baunei. Quest’area è famosa per i suoi panorami spettacolari e le formazioni rocciose uniche.

Una volta parcheggiata l’auto nello stallo gestito dalla cooperativa, sei pronto per iniziare il tuo viaggio verso Cala Goloritzé.

Il sentiero è ben segnato e attraversa una serie di paesaggi diversi, tra cui fitti boschi di lecci, profonde gole e formazioni rocciose imponenti. Il terreno può essere accidentato, quindi assicurati di procedere con cautela.

Le meraviglie naturali lungo il percorso

Mentre cammini lungo il sentiero, sarai affascinato dalla bellezza naturale della Sardegna. Le pareti di roccia calcarea si innalzano imponenti intorno a te, mentre il profumo della macchia mediterranea e dei fiori selvatici riempie l’aria. Non è raro avvistare capre selvatiche e altri animali selvatici lungo il percorso.

L’arrivo a Cala Goloritzé

Dopo circa un’ora e mezza di trekking, raggiungerai finalmente Cala Goloritzé. Questa spiaggia è una delle più famose della Sardegna ed è celebre per il suo arenile di ciottoli bianchi, le acque cristalline e l’imponente arco di pietra naturale che si erge sopra la spiaggia.

La vista dell’arco di pietra, del pinnacolo di Punta Caroddi e delle pareti di roccia calcarea che si tuffano nell’acqua turchese è davvero spettacolare e una delle più fotografate dell’isola.

Se si affronta il trekking nella bella stagione un tuffo nelle acque cristalline per rinfrescarsi dopo la lunga camminata è d’obbligo. L’acqua ha un colore azzurro chiarissimo grazie alla presenza nel fondale di piccole pietroline bianche. Sembra di stare nel letto di un fiume, ma siamo nel pieno del mar Tirreno.

Per quanto possa sembrare invitante un tuffo dalla sommità dell’arco di Goloritzé ricordiamo che oltre a essere estremamente pericoloso (sia per l’altezza, sia per l’incertezza del fondale), è vietato da una precisa normativa comunale.

Il ritorno

Anche se Cala Goloritzè è un luogo magico, ricorda che dovrai affrontare il ritorno al punto di partenza. Il sentiero è lo stesso, ma quasi completamente in salita. Nonostante questo vedere il paesaggio da un’altra prospettiva può essere altrettanto affascinante. Assicurati di pianificare bene il tuo ritorno in modo da non essere sorpreso dalla notte mentre sei ancora in mezzo al trekking. E assicurati soprattutto di avere acqua potabile a disposizione, un carico non eccessivo nello zaino e un cappellino per proteggerti dal sole (possibilmente bagnato precedentemente con dell’acqua dolce).

L’escursione da Golgo a Cala Goloritzè è un’avventura epica attraverso alcuni dei paesaggi più spettacolari della Sardegna. È un’opportunità unica per immergersi nella natura incontaminata, scoprire formazioni geologiche incredibili e godersi alcune delle spiagge più belle dell’isola.

Tuttavia, è importante prepararsi adeguatamente e rispettare l’ambiente naturale. Porta via i tuoi rifiuti, rispetta le regole del parco e lascia solo impronte nel terreno. Con la giusta preparazione e un senso di avventura, questa escursione sarà un’esperienza indimenticabile nella bellissima Sardegna.

Contenuto realizzato in collaborazione con la Regione Sardegna, Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio

Restituire alle persone con disabilità la possibilità di vivere la propria città senza barriere. È questo l’obiettivo di Whable, piattaforma ideata da Marco Altea, 46 anni, che convive da oltre venticinque anni con la sclerosi multipla e da circa tre si muove in sedia a rotelle.

L’idea è nata da un’esperienza personale: dopo la pandemia, Marco si è trovato davanti a marciapiedi impraticabili, gradini all’ingresso dei locali, bagni inaccessibili e parcheggi spesso occupati. È in quel momento che ha compreso come la disabilità non sia solo una condizione fisica, ma anche il risultato di un ambiente che non accoglie.

Da questa consapevolezza è nato Whable, inizialmente pensato come una lista di locali e parcheggi accessibili, poi evoluto in una piattaforma integrata che punta a creare una vera comunità. Non si tratta solo di segnalare luoghi accessibili, ma di favorire la partecipazione sociale e la condivisione di esperienze, abbattendo tre barriere principali: quella informativa, quella fisica e quella relazionale.

La piattaforma offre una mappa dei luoghi accessibili, aggiornata direttamente dalle persone con disabilità, i cosiddetti “Whablers”, garantendo informazioni affidabili e verificate sul campo. I locali vengono premiati con i bollini Whable, assegnati da chi li ha visitati e testati, certificandone la reale accessibilità. Oltre alla mappa, la piattaforma include “Angels on Demand”, un servizio per prenotare accompagnatori qualificati, e una community interattiva, dove condividere esperienze, suggerimenti e momenti di vita sociale, creando relazioni e riducendo l’isolamento.

Attualmente Whable è in fase di sviluppo e funziona come Web App, accessibile senza download per garantire facilità di utilizzo. Il lancio ufficiale della piattaforma è previsto per la Primavera 2026, quando sarà completa e ricca di contenuti pensati per un’esperienza utente completa e inclusiva.

In vista del lancio, Marco ha aperto una fase di Beta Test: «Non vogliamo costruire il servizio per le persone con disabilità, ma con loro», sottolinea. Si cercano persone con disabilità motoria e utilizzatori di sedia a rotelle interessati a testare la piattaforma in anteprima, mappare i primi luoghi e fornire feedback. L’obiettivo è creare un progetto partecipativo, dove la community contribuisce attivamente a rendere Whable più utile, inclusiva e vicina alle reali esigenze degli utenti.

Whable è quindi molto più di una piattaforma: è uno spazio condiviso, creato da persone con disabilità per persone con disabilità, dove le informazioni sono affidabili, le esperienze vengono raccontate e le relazioni costruite. Un progetto che dimostra come l’inclusione passi anche dalla collaborazione, dalla condivisione e dal coinvolgimento diretto della comunità.

Contatti
Marco Altea – Fondatore & CEO
Email: [email protected]
Sito Web: www.whable.it

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