Incidente mortale nella tarda serata di ieri a Villasor.

I Carabinieri di Serramanna e Villasor con Nucleo Operativo Cp Sanluri, sono intervenuti per un sinistro mortale lungo la SS 196, all’altezza del km 13,900.

Un 82enne di Desulo residente a Iglesias, Sebastiano Chessa, alla guida di un Fiat Strada ha perso il controllo dell’auto e ha invaso l’altra corsia. Per sua sfortuna in quel momento transitava una corriera dell’Arst. L’impatto frontale è stato molto violento e il conducente dell’auto è deceduto sul colpo. L’autista del bus, un uomo di 48 anni, è rimasto ferito ed è stato trasportato al Policlinico di Monserrato in codice giallo. Ha riportato solo lievi traumi. Illesi i sei passeggeri, tutti giovani di età compresa fra i 18 e i 27 anni.

L’Autorità Giudiziaria ha autorizzato il trasporto della salma al cimitero di Villasor su disposizione dei familiari.

Viabilità interrotta per oltre 3 ore deviata su percorsi alternativi. rilievi in atto.

Una storia di violenza domestica culminata con un arresto. Un 25enne residente a Uta, già noto alle Forze dell’Ordine, è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Decimomannu con l’accusa di maltrattamenti in famiglia ai danni della madre convivente.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Cagliari, è arrivata al termine di un’attività investigativa avviata lo scorso 3 settembre, dopo una lite domestica che aveva richiesto l’intervento dei militari.

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, quella sera il giovane, in stato di evidente alterazione psicofisica, avrebbe aggredito verbalmente e fisicamente la madre, costringendola a fuggire di casa per timore di ulteriori violenze. Il giorno successivo, la donna ha trovato il coraggio di sporgere denuncia, raccontando una situazione di vessazioni e maltrattamenti che – secondo il suo racconto – andava avanti da tempo.

Le dichiarazioni, unite agli accertamenti dei militari, hanno fatto emergere un quadro di gravi indizi di colpevolezza nei confronti del 25enne. Gli approfondimenti investigativi condotti dai Carabinieri e trasmessi all’Autorità Giudiziaria hanno consentito di documentare una serie di episodi di aggressioni e comportamenti violenti, sia fisici che psicologici, che avrebbero reso la convivenza impossibile.

Sulla base di questi elementi, il giudice ha disposto la misura cautelare in carcere, ritenendo sussistente il rischio di reiterazione delle condotte violente. I militari hanno eseguito il provvedimento nella serata di ieri. Dopo le formalità di rito, il giovane è stato condotto nella Casa Circondariale “Ettore Scalas” di Uta, dove resta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per i successivi approfondimenti.