“Su Corongiu de Fanari”, in Sardegna il mega-cuscino di lava di 12 metri unico al mondo

L’eruzione sottomarina che ha portato alla formazione di questo “Mega pillow” è avvenuta circa 20 milioni di anni fa. Siamo di fronte ad un cuscino di lava lungo 12 metri per 8 di altezza (da cui il termine “mega”) che lo rendono tra i più grandi al mondo.
“Su Carongiu de Fanari” è un monumento naturale della Sardegna dal 2017. Si tratta di un’eccezionale colata lavica originaria di un vulcano sottomarino unica al mondo nel suo genere e ospitata nel comune di Masullas.
Il “Mega pillow” di Su Carongiu de Fanari, localizzato in agro del comune di Masullas, deve questo nome particolare alle sue origini geologiche. La “Lava a pillow” (pillow=cuscino) si forma da eruzioni sottomarine, producendo colate di lava composte da blocchi che ricordano dei cuscini. L’eruzione sottomarina che ha portato alla formazione di questo “Mega pillow” è avvenuta circa 20 milioni di anni fa. Siamo di fronte ad un cuscino di lava lungo 12 metri per 8 di altezza (da cui il termine “mega”) che lo rendono tra i più grandi al mondo e che per via di tutte queste peculiarità è stato riconosciuto come Monumento Naturale della Sardegna.
Il 7 luglio 2017 a Masullas (Oristano) è stato inaugurato il Monumento Naturale. Il Comune di Masullas, il cui territorio ricade all’interno del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna e del Parco Naturale Regionale del Monte Arci, ha lavorato negli anni per restituire alla comunità l’accesso al geosito di Su Carongiu de Fanari. Un bene che si inserisce all’interno di un territorio già famoso per i suoi tesori tra qui ricordiamo Sa Perda Sparrada, proiettile di lava, di forma sferica con spaccature verticali, originato da attività vulcanica esplosiva, ed il menhir naturale di Sa Perda Sposa, legata ad antiche leggende del territorio.
Pietre che raccontano la storia della Sardegna: nella ricca proposta di Masullas, infatti, troviamo anche il giacimento di ossidiana (in località Conca ‘e Cannas esiste il più grande giacimento di tutto il Mediterraneo) fino ai rari e preziosi minerali conservati nel GeoMuseo MonteArci (Museo Riconosciuto Ufficialmente dalla Regione Autonoma Sardegna) dedicato, appunto, al Monte Arci, ai suoi minerali e alle sue rocce in cui è scritta la sua storia geologica.

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