Con un decreto firmato dall’assessora regionale della Difesa dell’Ambiente, Rosanna Laconi, la Grotta Santa Barbara di Iglesias è stata ufficialmente riconosciuta come Monumento Naturale. Situata all’interno del complesso minerario di San Giovanni, la grotta è considerata una delle cavità in rocce carbonatiche più antiche del pianeta, ed è ora tutelata come patrimonio di straordinaria rilevanza geologica e scientifica.
“Con questo provvedimento – ha dichiarato l’assessora Laconi – la Regione Sardegna compie un passo fondamentale verso la valorizzazione e la protezione di un bene unico. La Grotta Santa Barbara è una testimonianza millenaria della storia della Terra e dell’attività umana, un gioiello fragile che merita la massima attenzione. La sua tutela rafforza la rete dei monumenti naturali regionali con un nuovo, eccezionale elemento”.
Scoperta nel 1952 durante lavori minerari, la grotta è celebre per la presenza di straordinari cristalli di barite, spettacolari formazioni di stalattiti e stalagmiti, oltre al rinvenimento di cinque minerali fino ad allora sconosciuti. L’area protetta ricade interamente nella Zona Speciale di Conservazione “Costa di Nebida” (ITB040029), e comprende 0,18 ettari di grotta e un’area di rispetto di circa 38 ettari, che include oltre 140 cavità sotterranee.
La gestione del sito sarà affidata al Comune di Iglesias, tramite la società in house Iglesias Servizi, in collaborazione con un comitato scientifico internazionale. Saranno attuate misure di conservazione specifiche: rimozione delle strutture minerarie invasive, aggiornamento dell’impianto di illuminazione, monitoraggio costante del microclima e regolamentazione dei flussi turistici, al fine di preservare il delicato equilibrio dell’ambiente sotterraneo.
“Il riconoscimento come Monumento Naturale – ha sottolineato ancora Laconi – non è solo un atto formale, ma una scelta etica e culturale. Significa garantire alle future generazioni l’opportunità di conoscere, studiare e ammirare questo straordinario patrimonio, nel pieno rispetto della sua integrità”.
Il decreto stabilisce anche il divieto assoluto di rimozione di concrezioni e minerali, in linea con le normative nazionali sulla tutela del patrimonio speleologico e paesaggistico. Con questa decisione, la Grotta Santa Barbara entra a far parte dei siti di eccellenza della rete dei monumenti naturali della Sardegna, rappresentando un simbolo della geodiversità e della storia mineraria dell’isola.
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