“Se stasera siamo qui”: la storia della musica italiana al Teatro Massimo con il grande Mogol e Alessandro Preziosi
Insieme all'eclettico artista Alessandro Preziosi, Mogol ci guiderà attraverso un viaggio emozionante, raccontando aneddoti, storie e curiosità legate ai suoi intramontabili successi musicali e alle collaborazioni indimenticabili con i grandi della musica
Grande attesa al Teatro Massimo di Cagliari per un evento che omaggerà una stagione gloriosa della musica italiana. Lo spettacolo “Se stasera siamo qui” è pronto a incantare il pubblico domenica 22 ottobre alle 20.30: una serata indimenticabile che avrà come indiscusso protagonista il Maestro Mogol.
Insieme all’eclettico artista Alessandro Preziosi, Mogol ci guiderà attraverso un viaggio emozionante, raccontando aneddoti, storie e curiosità legate ai suoi intramontabili successi musicali e alle collaborazioni indimenticabili con i grandi della musica.
La carriera di Mogol è nota a tutti, è la storia di un successo autorale senza pari. Dai suoi esordi con l’etichetta discografica Ricordi fino alla fondazione del CET (Centro Europeo Toscolano) – una scuola che ha contribuito a formare cantanti, autori e musicisti – il suo genio ha regalato brani che hanno toccato il cuore di milioni di persone.
Proprio lui oggi ci racconta come sia nata l’idea di realizzare questo spettacolo.
“La gente ama l’aspetto veritiero della vita – spiega il Maestro – Le canzoni non devono essere scritte sulla falsariga della fiction, devono avere mordente, andare a fondo nei sentimenti umani, nella verità. Solo così i brani possono varcare i confini del tempo. Per scrivere ho sempre avuto bisogno di un’esperienza reale, vissuta. Infatti, con questo spettacolo ho voluto portare sul palco non solo le canzoni che mi sono più care ma anche racconti e curiosità di quella che è stata la mia vita, tra note e parole. Penso che le parole abbiamo un potere salvifico, che siano in grado, quando scelte con cura, di risanare il corpo e l’anima di ogni uomo. Poterle condividere con il pubblico è ogni volta un’esperienza meravigliosa, vedere i volti accesi di chi canta insieme a me e Alessandro mi avvicina al senso profondo non solo del mio lavoro ma dell’intera esistenza”.
Se si chiede a Mogol quali tra i brani in scaletta lo emozionano maggiormente, la risposta arriva repentina: “Dormi amore e L’Arcobaleno”.
Il primo brano, interpretato da Celentano e musicato dal grande Gianni Bella nel 2007, è dedicato al grande amore di Mogol, la moglie Daniela Gimmelli, e racconta di un sentimento che continua a vivere anche dopo la morte. Di un uomo che si preoccupa di cosa accadrà alla sua donna dopo che lui non ci sarà più.
Il secondo, del 1998, è dedicato a Battisti, scomparso pochi mesi prima dell’uscita dell’album. Il testo racconta di una persona scomparsa prematuramente che si rivolge a un amico che non ha fatto in tempo a salutare.
Entrambe le canzoni, profondissime, viaggiano in bilico tra i concetti di vita e di morte. “Sono brani a cui sono molto legato – ci spiega Mogol – che ci ricordano come i morti abbiano un grande potere intorno agli elementi. La morte non va temuta, non è un passaggio dalla luce all’oscurità, ma dalla luce ad altra luce. Per me è un confine che non dobbiamo avere paura di varcare, è il proseguimento di ciò che abbiamo vissuto. Per questo motivo dobbiamo vivere coltivando la nostra autostima, non offendendoci e non offendendo con comportamenti sbagliati. Come ho scritto in uno dei miei aforismi: “Arriviamo dal grembo di mamma Natura e là ritorneremo. Nessuna paura”. Fa parte anch’essa del nostro cammino, dobbiamo porci nei suoi confronti con accettazione, non odiarla soltanto perché ignota. Quante cose che ci risultano ignote, del resto, poi si rivelano dolcissime?”.
La serata del 22 ottobre fa parte del programma “La nuova accademia del pop” di Sardegna Concerti, un’iniziativa finanziata dalla Fondazione Sardegna e diretta con passione da Massimo Satta. La presenza del Maestro Mogol e di Alessandro Preziosi in questo contesto sottolinea l’importanza di valorizzare e tramandare la grande eredità musicale del nostro paese.
Preziosi si è unito a Mogol in questo straordinario spettacolo, e il suo entusiasmo per questa collaborazione è palpabile: “Ho incrociato la mia strada con quella del Maestro due anni fa, in occasione dell’inaugurazione di un master di scrittura musicale – ci racconta entusiasta – Da quell’incontro sono nate una sinergia emotiva e una curiosità estemporanea continua, che ci hanno portato a ragionare su uno spettacolo che portasse in scena una straordinaria stagione della musica italiana. La moglie di Mogol, Daniela, è stata preziosa: grazie a lei siamo riusciti a far partire questa collaborazione. Non la ringrazierò mai abbastanza per la fiducia che mi ha accordato”.
E aggiunge: “Per me è un grande onore e fonte di continuo apprendimento poter lavorare con Mogol e con i suoi testi, che mi regalano ogni volta uno spazio interpretativo enorme e mi fanno sentire libero come mai. I brani che portiamo in scena sono quelli che cantavo da bambino. A quell’epoca avevano il sapore della spensieratezza, erano canticchiati come una preghiera che conosciamo a memoria e ci conforta. Oggi, da adulto, hanno acquisito un significato diverso, più profondo. Ogni parola del Maestro mi commuove, porta con sé un’incredibile chiarezza, ferma il tempo e sintetizza tutti quegli attimi che sono importanti e che spesso non riusciamo a cogliere”.
Sul palco del Teatro Massimo, i due porteranno, accompagnati dalla Sardinia Rock Band, i grandi classici della coppia Mogol-Battisti, tra cui “Mi ritorni in mente,” “Emozioni,” “Nessun dolore,” e altri brani che hanno segnato le collaborazioni tra il più grande autore italiano e cantanti del calibro di Riccardo Cocciante, Mango e Adriano Celentano.
“Se stasera siamo qui” promette di essere un omaggio appassionato a una stagione d’oro della musica, guidato dal genio di Mogol e dall’interpretazione di Alessandro Preziosi. Un’occasione da non perdere per immergersi nella storia della musica italiana e nelle parole che l’hanno resa immensa.
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