Alla scoperta del promontorio della Sella del Diavolo: la natura nel cuore di Cagliari tra mare, storia e leggende
Dal piazzale accanto alla spiaggia di Calamosca partono sentieri che ti permettono di esplorare la Sella del Diavolo. Lungo il percorso, potrai godere di panorami mozzafiato, che nelle giornate limpide si estendono fino a Capo Carbonara.
Il profilo inconfondibile della Sella del Diavolo, uno dei tratti più caratteristici di Cagliari, si erge maestosamente sulla spiaggia del Poetto, dominando il centro esatto del golfo degli Angeli. Questo promontorio, che si estende fino al mare dal colle di Sant’Elia, è da decenni una delle mete predilette per escursioni a pochi passi dal centro città. Offre un’esperienza di trekking unica, anche di notte, e affascina con le tracce di frequentazioni che si sono susseguite nel corso dei millenni, oltre a un panorama mozzafiato che si può ammirare dalla sua cima. Questo luogo è così suggestivo che, secondo la leggenda, perfino schiere celesti e demoniache si sono contese il suo possesso.
La Leggenda
La leggenda della Sella del Diavolo è raccontata in due versioni leggermente diverse, ma entrambe affascinanti. Nella versione più diffusa, i diavoli furono ammaliati da questo luogo e cercarono di impossessarsene. Nella variante, furono gli angeli a chiedere a Dio di concedere loro questo incantevole posto, scatenando la gelosia di Lucifero. La battaglia tra queste due forze avvenne nei cieli sopra la costa cagliaritana, e alla fine, l’esercito degli angeli guidato dall’arcangelo Michele vinse. Durante lo scontro, però, Lucifero perse la sua sella, che cadde solidificandosi e dando origine al promontorio. Da qui nacque il nome “Sella del Diavolo” e il golfo degli Angeli prese il suo nome in onore degli angeli che lo salvarono.
Il percorso
Dal piazzale accanto alla spiaggia di Calamosca partono sentieri che ti permettono di esplorare la Sella del Diavolo. Lungo il percorso, potrai godere di panorami mozzafiato, che nelle giornate limpide si estendono fino a Capo Carbonara, comprendendo una vista dei dodici chilometri di spiaggia del Poetto e del suo lungomare, oltre al profilo suggestivo del parco di Molentargius-Saline e a una prospettiva insolita del capoluogo della Sardegna. Durante la tua escursione, avrai l’opportunità di ammirare la flora e la fauna locali, tra cui palme di San Pietro, ginepri, olivastri, cespugli di lentischi ed euforbie. Il promontorio offre anche un rifugio per uccelli rari come il falco pellegrino, il gheppio e la pernice sarda, mentre tra i cespugli è possibile incontrare volpi e conigli selvatici.
Le cavità naturali intorno al Capo Sant’Elia hanno rivelato tracce di frequentazione fin dal periodo neolitico, testimonianza della lunga storia di questo luogo affascinante. Sul punto più alto della Sella del Diavolo, potrai osservare le rovine di un tempio punico dedicato ad Astarte, come dimostra il ritrovamento di una lastra esposta al museo archeologico di Cagliari. Inoltre, potrai visitare due cisterne, una di origine punica, più grande della seconda, di epoca romana. Le fondamenta di una chiesa dedicata a Sant’Elia, probabilmente costruita nell’XI secolo dai monaci vittorini insieme al loro monastero, possono essere ancora viste sul promontorio. Secondo la tradizione, Sant’Elia fu martirizzato proprio su questa collina. La torre di guardia, di origine spagnola, fa parte del sistema costiero di difesa contro le incursioni saracene ed è conosciuta in catalano come “pouhet,” forse da cui deriva il nome “Poetto” per la spiaggia sottostante. Infine, alcune strutture militari risalgono alla Seconda Guerra Mondiale, tra cui un fortino che potrai incontrare lungo il percorso escursionistico.
Sulla prominenza costiera, accanto alle strutture difensive erette durante il secondo conflitto mondiale, si erge ancora la torre di Sant’Elia, nota anche come Torre della Lanterna. La piccola chiesa di Sant’Elia è al centro di scavi archeologici condotti dall’Università di Cagliari. Nelle vicinanze delle rovine dell’antica chiesetta si trova il punto di partenza del percorso noto come “Inizio del Sentiero del Carmelo di Sardegna” (che attualmente non è ancora aperto al pubblico), situato strategicamente lungo la “Linea di Sant’Elia,” che simbolicamente collega la Chiesa dell’Annunciazione di Nazaret, il Convento Carmelitano “Stella Maris” sul Monte Carmelo in Israele, l’antico Convento Carmelitano a Ritiro in Messina (il primo convento carmelitano in Europa), il Santuario di Fatima e il Santuario di Nostra Signora di Nazarè in Portogallo. Al di sotto della maestosa Sella del Diavolo, si trova il rinomato porticciolo di Marina Piccola, frequentato durante le calde passeggiate estive cagliaritane e luogo di importanti eventi estivi.
Proseguendo lungo il percorso segnalato dal sentiero si giunge in un luogo in cui è possibile ammirare la straordinaria bellezza dei fondali presenti in questo tratto di mare. Si tratta di vere e proprie piscine naturali, accessibili solo via mare. Vi verrà sicuramente voglia di prenotare un’escursione in barca alla scoperta di questi luoghi o di raggiungerli in Sup o in kayak nelle giornate di bonaccia.
L’escursione sulla Sella del Diavolo è un viaggio attraverso la storia, la natura e la leggenda. È un’opportunità unica per connettersi con la storia millenaria di Cagliari e godere di una vista spettacolare sulla città e sul mare circostante. La Sella del Diavolo è davvero un tesoro nascosto che attende di essere scoperto dai visitatori avventurosi e appassionati di bellezze naturali e storiche. Quindi, mettiti le scarpe da trekking, prendi la tua fotocamera e preparati per un’indimenticabile escursione sopra la Sella del Diavolo, un luogo che continua a incantare e affascinare chiunque abbia la fortuna di visitarlo.
Contenuto realizzato in collaborazione con la Regione Sardegna, Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio
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