Nella giornata odierna l’equipaggio dell’elicottero AW139 “NEMO” della 4ª Sezione Volo Elicotteri Guardia Costiera Cagliari – Decimomannu, è stato allertato dalla Centrale Operativa della Direzione Marittima di Cagliari per l’evacuazione medica urgente a favore di un infante di 7 mesi colto da insufficienza respiratoria a bordo della Nave MSC “WORLD EUROPA” in navigazione a circa 16 NM a sud-ovest di Sant’Antioco.

Prontamente decollato da Decimomannu, il NEMO 11-18 ha raggiunto l’unità in navigazione e ha provveduto a recuperare, mediante l’utilizzo del verricello di bordo, l’infante, accompagnato dalla madre e dal medico di bordo per il successivo trasporto presso la piazzola elicotteri dell’Azienda Ospedaliera “G. Brotzu” di Cagliari.

Il piccolo è stato immediatamente preso in carico da parte del personale medico della struttura.

È stato identificato il responsabile dell’incendio che il 2 giugno scorso ha devastato due ettari di vegetazione in località Straccoxius, a Santa Giusta, arrivando a minacciare le abitazioni. Si tratta di un ottantenne del posto, proprietario di un fondo agricolo e titolare di un allevamento suino, denunciato dal Corpo forestale della Regione Sardegna per gestione illecita di rifiuti e incendio colposo.

Secondo quanto accertato dagli investigatori, l’uomo aveva incenerito rifiuti della porcilaia, tra cui contenitori in cartone e plastica usati per l’alimentazione dei suini, in un terreno agricolo adiacente all’allevamento. L’incendio sarebbe partito proprio da quel sito, dove i rifiuti venivano bruciati abitualmente nello stesso punto destinato alla deposizione dello stallatico, una sostanza organica che può diventare altamente infiammabile in presenza di elevate temperature e scarsa ventilazione.

Il fuoco, rimasto latente tra gli strati del cumulo, si sarebbe riattivato a causa del caldo e del vento di scirocco, favorendo la propagazione delle fiamme verso le abitazioni vicine. Il tempestivo intervento del sistema regionale antincendio ha evitato danni maggiori, riuscendo a contenere l’incendio prima che raggiungesse le case.

Le indagini hanno confermato che l’origine del rogo è da attribuire a una condotta colposa legata a pratiche illecite di smaltimento dei rifiuti domestici mediante incenerimento, una prassi pericolosa e vietata dalle normative ambientali.