Nella finalissima di luglio, a Civitanova Marche, ha trionfato al “Boh Talent”, il contest canoro di Webboh, community della Gen-Z italiana, con oltre 2,4 milioni follower su Instagram e Tik Tok. Melissa Marcelli è una giovane di Sardegna, talentuosa e appassionata. Nello scorso mese di aprile, dopo la fascia conquistata all’Hotel Charme di Settimo San Pietro, ecco il pass per la finalissima nazionale del concorso di bellezza e potenzialità alla Perla d’Italia. Mica poco per chi è appena uscita da un esame di licenza media, con tanti sogni e obiettivi, insieme a grinta ed energia, tipiche della sua età.

Già, perché Melissa, studentessa di Quartu Sant’Elena, ha soli 14 anni, testa sulle spalle e grande semplicità. Per il prossimo settembre, insieme a 18 concorrenti, è già pronta a rappresentare la Sardegna in Campania, insieme a un altro importante traguardo, forse il più importante: l’ingresso alle scuole superiori e al primo anno di liceo scientifico.

“Diciamo che tutti questi risultati sono arrivati in maniera inaspettata, dopo che i miei genitori hanno presentato la domanda”, il commento della giovanissima, “e ne sono contenta”.

Una passione per il canto e la musica ereditata dal papà e coltivata da Melissa sin da bambina, tra piano e batteria. Tanta pazienza e lavoro, anche quando, alla sua età si deve rinunciare, talvolta a un’uscita con gli amici per non saltare prove ed esibizioni. “Tutte queste cose riesco a farle perché mi piacciono e non mi pesa conciliare i vari miei impegni”.

Un trionfo su quasi 600 giovani artisti al contest nazionale “Boh Talent”, grazie ai brani Stone Cold e Descubri, arrivato dopo il superamento di varie tappe italiane. La premiazione è stata affidata ai giudici Sofia Crisafulli, Agostino Biondo, Elisa Angius e Mattia Cerrito. Insieme a Gianmarco Zagato, Davide Valvalà, Aurora Baruto e Diego Izzari. E per Melissa c’è sempre l’orgoglio di mamma e papà, e il prezioso sostegno degli amici. “Anche i professori sono rimasti molto contenti. Tanto che all’orale dell’esame di licenza media, dopo le varie domande, mi hanno chiesto di cantare un brano di Whitney Houston”.

Ora la giovanissima Melissa si gode l’estate, senza trascurare le prove e le attività nella parrocchia quartese di San Luca. Poi, a settembre, c’è l’impegno più importante, quello della scuola. “Lo studio, per me, viene sempre prima di tutto. Musica e lingue sono le mie materie preferite. Al di là delle mie passioni, il mio obiettivo è quello di prendermi il diploma e in seguito una laurea. E chissà se il canto e la musica possano essere il mio primo traguardo”.

In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.

Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.

Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.