In Sardegna ci sono due necropoli vicinissime che sfoggiano bellissime decorazioni

La decorazione più bella è quella che rappresenta un elemento verticale stilizzato a forma di volto con occhi e naso, che potrebbe rappresentare una divinità, forse la Dea Madre
A Pimentel, nella Trexenta, troviamo due necropoli risalenti al Neolitico finale (IV e III millennio a.C.), molto vicine tra loro ma con differenze significative in termini di sviluppo architettonico e decorazioni. Si tratta delle necropoli di Corongiu e S’Acqua Salida (nota anche come Pranu Efis), scavate in una grande massa di arenaria.
La necropoli di Corongiu accoglie due domus de Janas, disposte a poche decine di metri l’una dall’altra, ma solo quella ad est è caratterizzata da eleganti decorazioni incise e dipinte in rosso sulla parete dell’ingresso. Al centro del fregio superiore è presente un elemento verticale stilizzato a forma di volto con occhi e naso, che potrebbe rappresentare una divinità, forse la Dea Madre. Accanto ai lati del portello, puoi apprezzare spirali, doppi cerchi e figure a barca.
La necropoli di S’Acqua Salida, invece, è divisa in due nuclei distinti l’uno dall’altro di circa 150 metri. Il primo nucleo ospita quattro tombe di varie tipologie, tra cui pozzetti e sviluppo orizzontale. Vicino a queste tombe trovi un’area sacra con un focolare e delle coppelle, che probabilmente erano usate per i riti funebri. Nelle tombe del secondo nucleo, invece, troverai elementi decorativi come nicchie, banconi e pilastri, in particolare nella tomba VI. Infine, ricordiamo che le necropoli sono state scolpite con maestria in un grande banco di arenaria.

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Lo Tsunami riapre a Santa Margherita di Pula: annunciata la data del grande ritorno della discoteca simbolo della nightlife sarda

Annunciata la data ufficiale della riapertura dello Tsunami, la discoteca simbolo dell'estate di Santa Margherita di Pula.
Dopo oltre un decennio di silenzio e abbandono, la leggendaria discoteca Tsunami di Santa Margherita di Pula è pronta a tornare protagonista dell’estate sarda. L’annuncio è arrivato con un post social accompagnato da un eloquente messaggio: “We are back”, scatenando subito l’entusiasmo di nostalgici, clubber e amanti della nightlife del Sud Sardegna.
Aperto nel 2002 e chiuso nel 2012, lo Tsunami era uno dei club più amati della regione, capace di accogliere fino a 4.000 persone su una superficie di 7.000 metri quadrati. Concepito dall’architetto Beppe Riboli e impreziosito da arredi firmati Philippe Starck, il locale vantava due ampie sale interne, un’area esterna spettacolare e un design che fondeva eleganza industriale e atmosfera mediterranea. La sua programmazione musicale, centrata sull’house e l’house commerciale, ha ospitato nomi di spicco come Fedde Le Grand, Roger Sanchez, Frankie Knuckles, Satoshi Tomiie, David Morales ed Erick Morillo, oltre agli italiani Joe T Vannelli, Dj Ralf e Claudio Coccoluto, collaborando con realtà di rilievo internazionale come Supalova e Diabolika.
Negli ultimi dieci anni, la struttura era diventata una meta di esplorazioni urbane: polvere, ruggine e silenzio avevano preso il posto della musica e della folla. Ma ora, lo scenario è destinato a cambiare, e l’obiettivo è chiaro: rilanciare l’estate 2025, facendo leva sul fascino di un’icona della vita notturna isolana e restituirle il ruolo che ha avuto per un intero decennio.
Intanto, le prime date annunciate fanno già il tutto esaurito: per sabato 26 luglio i tavoli sono già sold out, e l’evento si preannuncia come uno tsunami di musica, energia e voglia di ritrovarsi sotto le stelle. Line up di Laddo, Venc, Giacomo Busonera, voice Garghy. Prenotazioni invece aperte per venerdì 1 agosto con Papi Chulo e il venerdì latino con special guest e sabato 2 agosto con il grand opening ufficiale della nuova era Tsunami.
La rinascita dello Tsunami non è solo un evento commerciale. È anche un fenomeno culturale, che riporta al centro il ruolo aggregativo delle discoteche nel territorio del Sud Sardegna. Luoghi che, più che semplici locali, sono stati negli anni spazi di espressione, identità e socialità giovanile, contribuendo a plasmare la memoria collettiva di intere generazioni. Con la sua riapertura, lo Tsunami punta a riaffermarsi come punto di riferimento per il clubbing estivo, riportando in auge quella “rivoluzione della notte” che aveva segnato un’epoca.

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